Roma – Catania verrà ricordata, più che per l’importanza della partita, come la gara dai molti significati: l’addio di Giorgio Rossi,storico massaggiatore, dopo 55 anni in giallorosso, le 500 presenze di Totti in A, festeggiate con una doppietta che lo porta a 215 reti, tutto con una sola maglia. In campo si è vista la più classica delle partite di fine stagione, quattro goal, gara tambureggiante e divertente, nel corso della quale la Roma ha avuto il pallino del gioco, tenendo a lungo la palla, e il Catania ha cercato spesso la ripartenza, sfruttando la velocità di Gomez su Taddei.
Aspetti positivi. Impossibile non menzionare il Capitano dei record; inizia la partita nel peggiore dei modi, sbaglia un rigore, tanti passaggi e fatica a trovare la posizione migliore. Poi, con il passare del tempo si trasforma, arriva 10 volte alla conclusione, segna 2 goal, e, come accaduto spesso in questa stagione, è il primo difensore. Ennesima prestazione positiva di Marquinho, questa volta da terzino, ruolo che aveva ricoperto già nel campionato brasiliano, che sembra esaltarne la velocità e la progressione. Partita dopo partita sta convincendo tutti, grazie anche ad una condizione che migliora ogni settimana; lucido in fase offensiva, dove realizza ben 44 passaggi utili e subisce 3 falli, prezioso in fase divensiva dove vince il 50% dei contrasti. In continua crescita appare anche Kjaer, alla seconda prestazione convincente consecutiva, incolpevole sui goal dei catanesi. E’ potente, veloce, non soffre mai le pericolose punte avversarie, ricorda il difensore visto a Palermo ormai troppe stagioni fa, peccato che si sia ritrovato così tardi. Positivi gli ingressi in campo di Bojan e Lamela (nonostante un clamoroso goal sbagliato a tu per tu con Carrizo), che entrano subito bene in partita. Il primo non sbaglia un dribbling ed un passaggio (100% di passaggi riusciti), va vicino al goal due volte e mette in costante difficoltà Legrottaglie e Bellusci. L’argentino porta vivacità, tocca tanti palloni, ma perde la lucità al momento di tornare al goal. A 90 minuti dal termine di questa stagione è doveroso parlare dello splendido lavoro che sta svolgendo Tancredi con i portieri. Sapevamo tutti che Stekelemburg fosse un portiere affidabile, ma Lobont e Curci lo hanno sostituito sempre benissimo, quando chiamati in causa, evidenziando dei miglioramenti importanti. Difficile parare il rigore, impossibile fare qualcosa sul tiro di Marchese, decisivo in almeno 3 occasioni, Lobont è sempre vigile e reattivo.
Aspetti negativi. Borini sta vivendo il suo peggiore momento in giallorosso, fatica a riprendersi dall’ultimo infortunio. Ha perso lucità sotto porta (non riesce mai a centrare lo specchio) e la velocità che lo hanno fatto diventare l’incubo delle difese avversarie tra gennaio e febbraio. Taddei è senza dubbio il miglior terzino romanista di questa stagione, sebbene non stia ricoprendo il suo ruolo natuarale, ma in queste ultime apparizioni sta mostrando un fisiologico calo fisico; recupera tanti palloni (32), ma soffre molto Gomez, che lo costringe spesso al fallo.
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