LOBONT 6: bloccare la palla non è la sua specialità, ma almeno nel respingerla è efficace. Potrebbe far meglio sul bel tiro di Zuñiga, ma è anche vero che il pallone passa attraverso il gran traffico nella nostra area di rigore.
ROSI 6: inizia molto bene, spinge con decisione e surclassa Zuñiga nel primo tempo, fornendo anche l’assist a Marquinho. Nella ripresa però soffre troppo l’iniziativa del colombiano, anche perché viene a mancare l’aiuto che Borini nei primi 45′ aveva garantito in copertura.
KJAER 5: continua a soffrire troppo gli avversari, li aspetta e concede loro sempre troppo spazio, come nell’occasione del gol di Cavani. Senza dubbio è sintomatico di un’insicurezza che lo accompagna da inizio stagione.
HEINZE 5.5: dovrebbe comandare la difesa e nel primo tempo spadroneggia, ma nel momento peggiore della Roma non eccelle e anzi rischia di perdere la testa.
TADDEI 6: bene in fase offensiva, soffre tantissimo le accelerazioni del Napoli quando c’è da difendere. Sfiora il gol con un tiro che avrebbe meritato una miglior sorte.
GAGO 4: gioca nella posizione a lui più congeniale, quella di mediano, ma evidentemente nel gioco di Luis Enrique in quel ruolo è richiesto un lavoro che solo Daniele De Rossi sa fare. Non riesce a rendere come dovrebbe quando c’è da andare a fare il terzo difensore centrale, e quell’errore nel primo tempo è imperdonabile per chiunque, a maggior ragione se si risponde al nome di Fernando Gago. (35’st GRECO sv: troppo pochi i minuti per giudicare Leandro).
PJANIC 4: ci ha abituato alla sua discontinuità. Alterna partite eccezionali, in cui fa stropicciare gli occhi a tutti, a prestazioni vergognose. Oggi, per esempio, era una giornata no… (28’st SIMPLICIO 7: ha il merito di trovare il pareggio e di sfiorare anche il colpaccio in extremis, e poi regala una scena quasi da libro Cuore entrando in tribuna per baciare moglie e figlio).
MARQUINHO 7: corre tanto e bene. Non si ferma mai e sa inserirsi sempre con i tempi giusti, sfiora il terzo gol su tre di testa ma poi finalmente trova il primo di piede, grazie ad un assist al bacio di Rosi. La vera spina nel fianco della difesa del Napoli, inizia a ricordare il miglior Perrotta sotto la gestione Spalletti. I fatti iniziano a dare ragione a Walter Sabatini.
TOTTI 10: per la sua partita, meriterebbe un 7-7,5. Gli riesce tutto, illumina la squadra ed è in grado di servire i compagni in tutti i modi: tocchi morbidi, aperture di prima, lanci lunghi, veli… E quel modo di affrontare la Sud, guardando tutti in faccia nonostante la dura contestazione, fa capire quanto lui sia un uomo vero e un degno Capitano. E pensare che qualcuno è ancora capace di metterlo in discussione…
BOJAN 6.5: tanta volontà e buoni numeri su Fernandez, fa impazzire anche Maggio, non proprio l’ultimo arrivato. Buona la prestazione, ma serve quel pizzico in più di concretezza. (28’st TALLO 7: il mezzo voto in più è un regalo che gli possiamo concedere senza preoccupazioni. Già all’esordio con la Fiorentina aveva dimostrato una buona personalità, oggi ha dimostrato non solo di non temere la giocata su avversari ben più esperti, ma anche di saperla fare molto bene, e regala l’assist per il pareggio di Simplicio).
BORINI 5.5: corre come sempre tantissimo ma questa volta un po’ troppo a vuoto, non riesce mai ad incidere ma è anche costretto a giocare più arretrato per aiutare Rosi a contenere Zuñiga.
LUIS ENRIQUE 6: disegna la miglior Roma possibile con le poche risorse a disposizione. Azzecca anche i cambi che gli permettono di ottenere il minimo utile, un pareggio. Ma è ancora intollerabile una simile differenza tra la Roma dei primi e dei secondi 45’…
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