ROMA-SAMPDORIA, POSTPARTITA: LE INTERVISTE. Ferrara contento, Stek mortificato

ROMA-SAMPDORIA, POSTPARTITA: LE INTERVISTE. Ferrara contento, Stek mortificato

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La Roma non riesce a battere la Sampdoria nel quinto turno di campionato. Il match termina 1-1 (Totti e Munari i marcatori), con i blucerchiati che hanno disputato i secondi 45′ in 10 uomini a causa dell’espulsione di Maresca ed hanno rischiato anche di vincere la partita. Un’occasione persa per continuare a salire in classifica ed agganciare la Lazio, che ha perso per ben 3-0 con il Napoli.

Florenzi, il migliore in campo per la Roma, ai microfoni di Sky Sport analizza la partita:

Non c’è stato un calo di tensione. Prendere un gol così brucia, ma succede. Abbiamo preso un gol casuale tranquillamente evitabile. E’ stato un caso, ma tiriamoci su, Sabato c’è da vincere una battaglia. I bianconeri sono bravi, ma noi daremo la vita in campo.

 

Zeman viene raggiunto da Sky Sport:
Serata strana perchè succede. Contento della prestazione, mi aspettavo i 3 punti. Molto bene nel primo tempo, abbiamo sbagliatio tanti gol. Per un errore del portiere abbiamo preso gol, dispiace non aver usato la testa. Abbiamo tirato tanto, la palla era sempre nell’area di rigore dell’avversario, si cercava una spizzata. Abbiamo creato tanto,

avevamo anche un uomo in più, ma dovevamo fare di più. Strano. Destro ha avuto 4 occasioni per fare gol, è stato solo sfortunato. Sono soddisfatto per come si è mosso, spero solo che le occasioni si trasformino in gol al più presto. Abbiamo cominciato a fare lanci lunghi per cercare il gol, abbiamo sbagliato il metodo, ma c’era voglia di vincere. C’era fallo su Marquinho nell’occasione del gol della Sampdoria. Per me la mia squadra ha giocato bene. Spero che la squadra giochi così le prossime partite. Abbiamo tirato più di 20 volte, non si poteva fare di più. Con Ferrara? Non ci siamo incrociati. Penso di avere qualche anno di più, forse avrebbe dovuto salutarmi lui, per rispetto. Con la Juve? Spero di fare una buona partita e creare problemi ai bianconeri. Goicoechea con la Juve? Perché? Stek ha sbagliato, capita.

E’ il turno di Ciro Ferrara ai microfoni di Sky:
Lottiamo per la permanenza in campionato. Siamo una squadra con un’identità. Siamo costruiti per essere equilibrati. Siamo una neopromossa e la squadra mi sta dando grani risposte. Abbiamo sbagliato passaggi a causa della grande pressione della Roma. Il secondo tempo siamo andati meglio, seppur con 1 uomo in meno. Sapevamo che sarebbero calati, eppure la Roma doveva essere più fresca, non avendo giocato Domenica. Abbiamo un mix di giovani e giocatori esperti. La Società ci ha permesso di metter su una bella squadra, io cerco di trasmettere positività nell’ambiente, anche nella difficoltà delle gare. A Genova si lavora bene, con il sorriso sulle labbra. Siamo una squadra dove anche gli esterni offensivi lavorano in un certo modo per cercare determinati equilibri. Ho i giocatori adatti, l’anno scorso giocava con il trequartista, in Serie A bisogna lavorare tanto per ottenere continuità, per questo ho scelto un certo tipo di modulo per la mia squadra. Finora abbiamo giocato con Siena, Pescara..poi mi ritrovo il Siena che vince a Milano, il Pescara che pareggia col Bologna e vince col Palermo…quindi non erano partite semplice. Zeman? Non entrate in polemiche. Dovevo salutarlo? Non insinuatevi nell’argomento, non vorrei ritornarci. Il mio pensiero è figlio di anni fa. Mi hanno insegnato che quando arriva un ospite in casa, si saluta per prima. Non ci siamo incontrati, da parte mia non ci sarebbero stati problemi a salutarci. Per me è chiusa la polemica. Se è chiusa per me che lo sia anche per voi. A Marassi non ci saranno problemi. Totti? Mi stava dando un dispiacere. Stiamo parlando di un campione, auguri per domani. Ne approfitto per ringraziarlo per la maglia regalata ai miei figli.”

Subito dopo l’allenatore ospite, tocca a Stekelenburg parlare:
Zeman dice che non è colpa mia e che capita? Ho fatto un errore e ci è costato 2 punti. Mi assumo tutte le responsabilità. Un tiro e un gol subito, è un mio errore, mi dispiace, ma capita. Giocare con Zeman o con Luis Enrique è la stessa cosa: stesso sistema di gioco, stesso gioco offensivo e alla ricerca della vittoria.

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