Roma Today: Benvenuto Luis Enrique. Tiene banco lo scandalo del calcio scommesse

Roma Today: Benvenuto Luis Enrique. Tiene banco lo scandalo del calcio scommesse

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E’ la notizia del giorno: Luis Enrique ha accettato l’offerta della Roma. Sarà lo spagnolo a guidare la rivoluzione giallorossa. Gli americani hanno trovato da tempo anche l’accordo con Walter Sabatini. I contratti sono pronti, devono essere “solamente” firmati. Si attende quindi “solamente” che la Roma conferisca la delega con poteri di firma a Roberto Venturini (uomo Unicredit).  Nel caso in questione sarà Rosella Sensi a firmare una procura speciale a Venturini che avrà il potere di siglare questi due contratti. Il 30 maggio scorso si è tenuto l’incontro tra Walter Sabatini e gli avvocati Cappelli e Baldissoni, in rappresentanza di Unicredit e DiBenedetto, nel quale l’ex ds del Palermo ha chiesto delle garanzie per poter essere operativo. Ha chiesto di poter avere  la possibilità di concretizzare il suo lavoro, ha giustamente preteso che ci fosse la possibilità di firmare i contratti. Da allora è passata una settimana. Oggi è stato trovato l’accordo con Luis Enrique ma nulla potrà essere ufficializzato fin quando non verrà conferito il potere di firma a Venturini. Oggi intanto era circolato il nome di Marco Giampaolo come futuro allenatore della Roma, quest’ultimo avrebbe semplicemente illustrato al neo ds romanista i metodi di allenamento di Luis Enrique, poiché il nuovo allenatore del Cesena è stato ospite diversi giorni nel centro sportivo catalano, avendo modo di studiare anche i metodi di allenamento del tecnico spagnolo.

Calcioscommesse: La serie A può cominciare a trema­re. Perché oggi è stato giorno in cui il pm dell’inchiesta di Cre­mona, Roberto Di Martino, ha interrogato Marco Pirani, dentista odontoiatra, che ha già reso le sue deposizioni lo scorso venerdì, al gip, nell’in­terrogatorio di garanzia. Ed è in quell’occasione che, oltre ad aver definito il suo ruolo, ha spiegato come avesse notizia di tre partite di serie A dell’ul­timo campionato che sarebbe­ro state aggiustate. Dopo sei ore di fronte al procuratore capo della Repubblica il dentista Marco Pirani, arrestato nell’ambito dell’inchiesta calcio scommesse, ha parlato di “una trentina di partite truccate”. Diciotto di queste erano già note nell’inchiesta, le altre no. Tra le novità una vecchia partita di serie A e due di B. Lo si è appreso a conclusione del suo interrogatorio. Pirani, nell’interrogatorio, avrebbe spiegato che gli episodi di manipolazione delle partite gli erano riferiti sostanzialmente da Massimo Erodiani, un altro dei principali arrestati nell’ambito dell’inchiesta, e di essersi sentito talvolta “isolato” dal gruppo dei “bolognesi” e degli “zingari” in presenza di forti scommesse. La vecchia partita di serie A della quale ha riferito non farebbe parte del gruppo di partite attualmente oggetto dell’inchiesta cremonese. Il procuratore della Repubblica di Cremona, Roberto Di Martino, titolare dell’inchiesta sulle partite truccate, ha “la sensazione che ci siano grossi problemi in serie A, che ci siano incontri truccati“. “È una sensazione – ha precisato il magistrato – e una sensazione senza riscontri non è una prova“. “La sensazione è, però – ha proseguito – che in serie A le combine non siano fra i giocatori ma fra le società“.
Intanto ha parlato anche il commercialista di Signori: Erano arrivate delle voci su una ‘combine’ Inter-Lecce che poi non si sono rivelate vere“. Il commercialista di Beppe Signori conferma davanti al gip Guido Salvini l’impianto accusatorio dell’inchiesta sul calcioscommesse, anche se, sottolinea lui stesso al termine dell’interrogatorio, “non c’era nessuna centrale di scommesse nel nostro studio“. Il commercialista, che è agli arresti domiciliari, si è fermato a parlare con i giornalisti al termine dell’interrogatorio. In tre ore Bruni ha spiegato la sua versione al gip “confermando l’impianto accusatorio – ha detto il suo legale, Bruzzese – e fornendo particolari per chiarire la nostra posizione“. “Non ho mai avuto rapporti con il calcio giocato – ha sottolineato Bruni – ci sono state date della dritte sbagliate su Inter-Lecce e noi abbiamo giocato. Ma non c’era nessun illecito su quella partita tanto è che abbiamo perso“. Al gip, secondo quanto si apprende, Bruni avrebbe fatto il nome di Massimo Erodiani e Antonio Bellavista come i due che avrebbero fornito ‘la drittà sulla partita, poi rivelatasi sbagliata. In merito alle altre due partite che vengono contestate al commercialista, Atalanta-Piacenza e Benevento-Pisa (combinate secondo l’accusa), Bruni ha detto che su quegli incontri “noi non abbiamo giocato. Quanto a Beppe Signori, “è un mio amico e sono il suo commercialista – ha aggiunto – ma non abbiamo fatto scommesse insieme“. “Quello che voi chiamate clan dei bolognesi – ha concluso – ha giocato una sola partita e ha perso“.
Un nuovo fascicolo invece potrebbe essere aperto sull’incontro di calcio Napoli-Parma dell’aprile 2010 dalla Procura di Napoli sulla base di elementi investigativi raccolti negli ultimi giorni, e in particolare sulla fotografia in cui Antonio Lo Russo, esponente dell’omonimo clan camorristico del quartiere Miano, compare a bordo campo durante la gara. E’ verosimile che la Procura disponga accertamenti sull’immagine, scattata dal fotografo dell’Ansa Ciro Fusco: la delega ai carabinieri del gruppo di Castello di Cisterna potrebbe arrivare nei prossimi giorni. Il precedente fascicolo, aperto dal pm Luigi Alberto Cannavale sulla base delle dichiarazioni del boss pentito Salvatore Lo Russo, zio di Antonio, era stato invece inviato nel luglio dello scorso anno alla Procura della Federcalcio, perchè non erano emersi elementi sufficienti a sostenere accuse penali.
“Noi abbiamo un sistema saldo dal punto di vista del controllo delle scommesse legali, sulle scommesse illecite aspettiamo che le indagini della magistratura facciano il loro corso. Per valutare poi gli eventuali accorgimenti che si rendano necessari”. Così Alberto Giorgetti, sottosegretario al ministero dell’Economia, con delega ai Giochi, commenta ad Agipronews l’inchiesta sul calcioscommesse. “I monopoli di Stato hanno svolto correttamente il compito deputato – aggiunge Giorgetti – Ora aspettiamo gli sviluppi della vicenda”. Il Testo Unico sui Giochi approderà in Parlamento prima della pausa estiva dei lavori delle Camere. Lo assicura ad Agipronews il sottosegretario all’Economia, Alberto Giorgetti, che spiega come al riguardo “i lavori siano a buon punto”. Si tratta di un disegno di legge che si configura come legge quadro del settore, riassumendo le norme di riferimento già esistenti nel campo dei Giochi, con la presenza di alcune novità in alcuni specifici comparti. “Entro la fine di luglio il ddl sarà presentato – dice Giorgetti – il ministero dell’Economia ci sta lavorando”.
“In passato ci sono stati altri casi limite, eppure il calcio è andato sempre avanti. Ma chi l’ha detto che lo spettacolo deve comunque continuare? Stavolta, forse, è il caso di fermarsi”. È questo il pensiero dell’ex azzurro, Giancarlo ‘Picchiò De Sisti, vice campione del mondo nel ’70 in Messico, e oggi allenatore della Nazionale Parlamentari, a proposito del nuovo scandalo del calcioscommesse che ha travolto il pallone italiano. “Non bisogna sempre aspettare l’irreparabile prima di intervenire – ha aggiunto a margine della conferenza stampa di presentazione del triangolare di calcio ‘Against violencè, organizzato dall’Us Acli, che si svolgerà a Castenaso (Bologna) il prossimo 17 giugno (alle 20,45) tra la Nazionale Parlamentari, la rappresentativa delle Questure di Pesaro e Urbino e i tifosi del coordinamento dei club del Bologna – Questi sono episodi che fanno inorridire. Purtroppo ciclicamente il calcio viene colpito da questi fatti, e nessuno se ne accorge mai in tempo. Forse in troppi dormivano in piedi, e ora si leccano le ferite. Una volta si pensava che il calcio fosse un’oasi felice, coperto dall’impunità, ma è evidente che non è più così”. A far sorridere amaramente De Sisti è soprattutto l’episodio del portiere della Cremonese, Marco Paoloni, che avrebbe somministrato dei calmanti ai suoi compagni di squadra durante l’intervallo del match contro la Paganese. “Questa è una cosa che proprio non riesco a capire – ha concluso – Evidentemente, non è un uomo, ma solo un bandito”.
“Mandateci gli atti per consentirci di accelerare sul versante sportivo dell’inchiesta”. È questo il senso di una telefonata che il capo della procura della Figc, Stefano Palazzi, ha fatto di nuovo (dopo quella susseguente allo scoppio dello scandalo) poco fa al pubblico ministero di Cremona, Roberto Di Martino. La risposta del magistrato è stata collaborativa: ha infatti preannunciato l’arrivo delle prime carte entro fine settimana. È escluso quindi, si fa presente in ambienti federali, l’arrivo di parte della documentazione per oggi, come invece era dato per quasi certo.
Nuove rivelazioni vengono fuori dalle intercettazioni telefoniche dell’ex capitano del Bari, Antonio Bellavista. Oltre alle partite già sotto inchiesta c’è anche una dichiarazione dell’ex calciatore riguardo la partita Milan-Bari del 13 marzo 2011 valevole per la 29° giornata di Serie A e terminata 1-1 con le reti di Rudolf e Cassano. La partita non è compresa tra quelle indagate e non è compare quindi nelle ordinanze, ma in una delle registrazione Bellavista si giustificherebbe con alcuni scommettitori sul motivo per cui il match tra i pugliesi e i rossoneri non sarebbe finita con un “over”. I giocatori del Bari avrebbero infatti “avuto paura di essere scoperti dalla società” e si sarebbero quindi tirati indietro dalla combine. Gli investigatori ritengono queste dichiarazioni delle millanterie, ma durante le interrogazioni chiederanno merito di queste interrogazioni a Bellavista. La partita in questione torna a far parlare di se dopo le polemiche sull’espulsione di Ibrahimovic per un pugno rifilato al difensore del Bari, Marco Rossi.
“Vergogna e fango si sono riversati sullo sport: sono d’accordo con Petrucci, si parla solo di soldi e questo apre alla criminalità. Serve un intervento forte in cui ognuno faccia la sua parte”. Il sottosegretario con delega allo sport, Rocco Crimi, si è unito al grido d’allarme già lanciato dal presidente del Coni in merito al nuovo scandalo del calcioscommesse: Crimi è uno dei destinatari della lettera inviata da Petrucci anche ai ministri Tremonti, Alfano e Maroni per costituire un organismo di controllo che tuteli lo sport da illeciti e truffe. “C’è questo intento di creare un organismo che vigili su questi fenomeni – ha sottolineato Crimi intervenendo al consiglio nazionale del Coni – ma non potrà operare su questa inchiesta. È giusto coinvolgere anche altri ministeri e capire con quali modalità dargli forza e capacità di intervenire: ora la magistratura farà il suo corso e la giustizia sportiva produrrà le sue determinazioni. Bisogna intervenire con efficacia e ogni ministro farà la sua parte”.
“Le immagini degli arresti e dei fermi dei calciatori danno una grossa mano nel mettere in guardia e sensibilizzare i nostri associati”. Così il presidente dell’Associazione italiana calciatori, Damiano Tommasi, è intervenuto a “24 Mattino” su Radio 24 per parlare della inchiesta di Cremona sul calcio scommesse: “Noi dobbiamo lavorare sulla sensibilizzazione dei calciatori – ha aggiunto Tommasi – ma già queste immagini sono certamente d’impatto e fanno preoccupare”. Alla domanda se mai, da calciatore, abbia assistito a partite in cui si giocava per un risultato già predeterminato, Tommasi ha risposto a Radio 24: “Qui c’è un problema diverso: col volume d’affari che muovono le scommesse, non si parla più di partite che hanno solo un valore sportivo e valgono dunque per la classifica. Ci sta che due squadre si trovano a giocare una partita in cui il pareggio va bene a tutti e dunque è difficile poi competere per la vittoria. Qui però l’eventuale pareggio non è solo per la classifica ma per qualcos’altro”. E a una domanda sul paragone tra le scommesse e il vino, da non vietato solo perché c’è chi ne abusa, Tommasi ha risposto: “Sono d’accordo, ma è anche vero che il vino non va bevuto da chi guida. Allora mi domando se si possa scommettere su un evento su cui la volontà dell’uomo può incidere sul risultato. Se sì, mi chiedo quanto si debba lavorare sull’etica dei comportamenti di chi va in campo per arrivare a formare una coscienza che riesca a respingere qualsiasi attacco”. 
Anche la Lega Pro si è costituita parte offesa nel procedimento cremonese sulle partite truccate. Lo ha fatto con l’avvocato Salvatore Catalano, uno degli storici difensori di ‘Mani pulitè. “Penso e spero che le indagini vadano avanti velocemente – ha spiegato Catalano -. Nei limiti di quanto è previsto dal codice – ha proseguito – la Procura di Cremona è intenzionata a dare la massima collaborazione a Figc e Lega Calcio”. Il legale ha anche spiegato che la Lega Pro ha intenzione di chiedere una “radiografia puntuale” di tutte le scommesse riguardanti le partite di Lega Pro. Questo per individuare eventuali altre irregolarità. Catalano ha anche detto che non è escluso che nei prossimi giorni possa venire a Cremona il procuratore federale della Figc, Stefano Palazzi. Frattanto è iniziato davanti al pm Roberto di Martino l’interrogatorio di Marco Pirani.
“Grande tristezza” per il nuovo scandalo del calcioscommesse in Italia è stata espressa dal vicepresidente del Cio Mario Pescante, a margine del consiglio nazionale del Coni. Si tratta di un fenomeno “più drammatico rispetto al passato” perchè l’ultima volta, ha rilevato Pescante, si trattava di “fatti individuali”, mentre oggi sono coinvolti “atleti che costituiscono bandiere”, quindi si tratta di un “contraccolpo per chi ama” il calcio.
La Serie B si è costituita persona offesa nel procedimento della procura di Cremona sulle partite truccate, che ha portato nei giorni scorsi a 16 arresti e 28 indagati a piede libero. Stamani, in procura a Cremona si è infatti presentato un giovane legale milanese, Guido Camera, che ha depositato la delega per entrare a far parte del procedimento. 
“Siamo di fronte a episodi criminali che vanno perseguiti, ma lo sport italiano è nobile, alto e pulito”. Così il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha parlato dello scandalo del calcioscommesse che sta travolgendo il mondo del pallone: Frattini al Coni per festeggiare l’onorificenza del Collare olimpico ricevuto dal Cio qualche tempo fa, ha sottolineato che di fronte a questo scandalo “bisogna reagire dicendo che il calcio è pulito e che questi episodi criminali vanno estirpati. Dico che girano troppi soldi e questo costituisce un elemento di potenziale avvelenamento del clima e dell’ambiente”.  “Io non sono un uomo del calcio ma di fronte ad ingaggi con tanti tanti zeri come uomo e non come ministro sono molto perplesso, perchè penso a tutta la gente costretta a tirare la cinghia”, ha aggiunto Frattini in merito allo scandalo del calcioscommesse. Quanto agli interventi per risolvere il problema, il capo della Farnesina ha detto che è necessaria una moderazione e una seria supervisione. Alla base infatti c’è l’eccessivo giro di denaro, così come aveva già denunciato ieri il presidente del Coni Gianni Petrucci. “Tanti soldi non fanno bene quando non sono dedicati ai vivai, agli impianti e alle attività sportive vere – ha sottolineato Frattini – ma dettati dalla speculazione che nulla ha a che fare con lo sport”. Quanto alle accuse rivolte alla Procura federale della Figc di non essere intervenuta per tempo pur essendo venuta a conoscenza di qualche anomali, Frattini è prudente: “Mi auguro non sia vero, gli organi sportivi devono andare a fondo della vicenda e senza fare sconti”.
La “piaga” del calcioscommesse può essere debellata unendo le forze. Il presidente del Coni, Gianni Petrucci, ha ribadito davanti al Consiglio nazionale la sua “indignazione per come viene infangato il mondo del calcio da persone che di questo mondo fanno parte, anche ricevendone molto”. Lo scandalo che sta facendo tremare il mondo del pallone è stato oggetto dell’intervento del capo dello sport: “il calcio è un fenomeno di grande rilevanza sociale e non merita di essere offeso in questo modo. In un organismo possono esserci cellule nocive e per combatterle è necessaria una terapia di prevenzione e di contrasto, rafforzando gli anticorpi e colpendo le cellule malate”. Petrucci ha ricordato di aver mandato una lettera ai ministri Tremonti, Alfano, Maroni e al sottosegretario Crimi chiedendo un incontro per affrontare il problema e combattere il fenomeno. “Le sole iniziative delle autorità sportive – ha sottolineato Ìll presidente del coni – non possono bastare. È in gioco la credibilitàdello sport. Giustizia sportiva e giustizia statale hanno regole e tempi diversi, ma unendo le forze possono debellare questa piaga”.

Calciomercato: Con l’approdo di Luis Enrique sulla panchina giallorossa, sempre più giocatori del Barcellona B, squadra allenata dallo spagnolo, vengono accostati ai giallorossi. Oggi ha parlato Soriano attaccante del Barcellona B: ” Non avrei problemi a trasferirmi alla Roma ma finora Luis Enrique non mi ha fatto sapere niente“. “Siamo stati insieme per due anni, ma adesso dovremo vedere se proseguiremo entrambi sullo stesso cammino oppure no. Ieri ho sentito Luis Enrique, ci siamo salutati però non mi ha fatto sapere niente in merito ad un eventuale trasferimento insieme a lui. E’ sicuro che andrà via, ma ancora non sappiamo dove. Anche in Spagna si parla soprattutto di Roma e Atlético Madrid, non ci sono altre squadre interessate”. Ha poi concluso sul futuro al Barça:  “Non ho novità da nessuna delle due parti. Non ho ancora parlato seriamente con il Barcellona. C’è stato solo qualche accenno, ma niente di concreto. Non so se vogliono che rimanga o vada via: anche io vorrei capire meglio le intenzioni della società su di me. Sicuramente discuteremo insieme di eventuali offerte e poi valuteremo insieme il da farsi”. Intanto il futuro di Alberto Aquilani è sempre più avvolto dal mistero. Il giocatore infatti, si trova al centro di una trattativa complicatissima tra Juventus e Liverpool. Il giocatore romano, nato e cresciuto nelle giovanili della Roma, ha militato nella squadra giallorossa fino al 2009, quando firmò un quadriennale con gli inglesi del Liverpool. La sua esperienza in Premier League però non è stata entusiasmante e così nell’agosto 2010 è approdato in prestito alla corte della Juventus. A fine stagione la squadra torinese avrebbe dovuto riscattare il romano per una cifra intorno ai 16 milioni di euro ma l’accordo tra le due società non è stato ancora trovato: la Juve ritiene eccessivi i 16 milioni richiesti dagli inglesi mentre il Liverpool, soprattutto perchè il centrocampista non rientra più nei piani, sta provando ad abbassare le pretese. Tutto questo è bastato per far alzare i toni all’agente di Aquilani, Zavaglia che ha lanciato un vero ultimatum alla Juventus: “Sto aspettando questa settimana perché loro mi hanno detto di aspettare – dice Zavaglia a ‘Radio Radio’ – quindi sto aspettando, anche perché ci sono state le feste di mezzo per cui hanno rinviato qualche riunione, aspettiamo oggi e domani poi decideremo, e potremmo guardarci intorno. La Juve ha una prelazione sul giocatore. Bisogna aspettare la loro decisione, perché hanno preso un impegno anche col Liverpool, non solo con me, perciò aspettiamo questi due giorni e poi vedremo quale sarà la decisione da prendere”.Le parole di Zavaglia di qualche giorno fa (“A chi non piacerebbe giocare al Milan? Si tratta di una società che da sempre è intesa come un modello per le altre, e qualora il riscatto da parte della Juventus non dovesse andare in porto, con il conseguente ritorno di Alberto a Liverpool, sarebbe una piazza sicuramente gradita”) non fanno altro che infittire il mistero. Aquilani potrebbe essere dunque la pedina di scambio tra le due società per l’affare Pirlo, passato a parametro zero alla Juventus. Ma la telenovela Aquilani avrebbe un nuovo protagonista, entrato in scena nelle ultime ore: la Roma degli americani che per Aquilani sarebbe un gradito ritorno a casa. Il giocatore infatti, nato e cresciuto a Roma, è diventato da poco padre e per lui sarebbe importante far crescere sua figlia nei luoghi in cui lui stesso è cresciuto. Inoltre Aquilani non ha mai nascosto il suo amore per la Roma e il suo desiderio di poterci un giorno tornare. Infine una notizia dell’ultima ora potrebbe confermare i sospetti: pare che la Roma e il Liverpool abbiano trovato un accordo per il trasferimento in Premier League del portiere Doni, conteso tra il Liverpool e Aston Villa. Mentre ci sono Doni e Menez in uscita (probabile Mister X), in entrata si avvicinano Podolski e Kranjkar. L’attaccante esterno tedesco in rotta con il suo attuale club, Colonia, potrebbe arrivare alla squadra giallorossa. Proprio ieri però è arrivata la smentita pa parte dell’agente del giocatore che ha dichiarato che anche la prossima stagione il tedesco indosserà la maglia del Colonia. Kranjkar, invece, potrebbe essere il sostituto ideale del partente Menez. Il giocatore potrebbe decidere di lasciare la Premier League che per lui non è stata proprio una bella esperienza. Kranjkar potrebbe così decidere di cambiare area. La Roma aspetta alla finestra.

 

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