Roma Today: Si programma la nuova stagione, Sabatini si porta Delio Rossi...

Roma Today: Si programma la nuova stagione, Sabatini si porta Delio Rossi o Deschamps?

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Stagione finita per la Roma o quasi. Domenica arriva la Sampdoria, retrocessa nell’ultima giornata nella serie cadetta. Alla Roma di Vincenzo Montella serve un punto per assicurarsi l’accesso all’Europa League, ma di questo tempo è a rischio anche il punticino che la Roma dovrebbe fare contro una squadra, la Sampdoria che è riuscita nell’impresa di fare peggio della Roma stessa. Insomma sarà una sfida tra le deluse di questo campionato. I tifosi giallorossi ormai non ne vogliono più sapere di questa stagione e preferiscono archiviarla il prima possibile e quello che tiene banco ormai da più mesi è il futuro. Ecco a proposito del futuro oggi è stata una giornata importante che ha fatto capire alcuni passi decisivi della Roma che verrà. La prima notizia è che Sabatini a partire dalla prossima settimana sarà nominato ufficialmente nuovo direttore sportivo della Roma. In questo modo l’ex ds del Palermo avrà modo di costruire la nuova squadra per la prossima stagione.

Capitolo allenatore: Mentre ci si interroga sulle qualità di Vincenzo Montella, che nella stagione che verrà non siederà sulla panchina della Roma, il primo nodo da sciogliere è proprio quello a chi affidare le redini della squadra. Questo il primo compito di Sabatini, che dovrà mettersi alla ricerca di un giovane, possibilmente straniero e che conosca bene il campo. Si pensa a Villas Boas (molto difficile) e a Deschamps, ma chi nelle ultime ore sembra essere il perfetto indiziato per guidare la Roma è Delio Rossi. L’ex allenatore laziale ha dimostrato di essere un ottimo ct ed i stretti rapporti con Sabatini faciliterebbero l’operazione. Non è molto amato dal pubblico giallorosso visti i suoi precedenti con l’altra sponda di Roma

Calciomercato: Potrebbe parlare croato il primo colpo di mercato della nuova Roma di Di Benedetto. Dopo un corteggiamento durato circa un mese, Niko Kranjcar, trequartista balcanico del Tottenham, starebbe per accordarsi con la società capitolina nella prossima stagione. Arrivano infatti conferme dall’Inghilterra sulla possibilità che i giallorossi chiudano l’operazione con gli ‘Spurs’. La svolta nella trattativa ci sarebbe stata dopo l’incontro tra il direttore sportivo Walter Sabatini e il padre e agente di Kranjcar, Zlatko. Il futuro ds della Roma, però è attivo su tuti i fronti e avrebbe individuato in Ivan Tomecak, ala destra classe ’89, un nuovo rinforzo per la prossima stagione. Il giovane esterno, ora in forza alla Dinamo Zagabria, potrebbe essere il naturale sostituto di Jeremy Menez, probabile partente. Alexis Sanchez ha deciso il suo futuro: l’Inter. Il talento cileno, accostato anche alla Roma, ha detto di no a tanti club per accordarsi con l’Inter. Pista libera per Javier Pastore. Adriano Galliani ha smentito l’eventuale interesse per Pastore, per questo la Roma si trova una concorrente in meno. Per la difesa spunta Leonel Galeano, che potrebbe essere il primo colpo in difesa di Walter Sabatini per la prossima stagione. Il 20enne difensore centrale argentino, sarebbe finito in cima alla lista dei possibili rinforzi stilata da Sabatini che in passato aveva già provato a portarlo in Italia al Palermo. Al prossimo diesse della Roma non resterà che respingere gli attacchi di Genoa e Palermo da tempo iscritti all’asta per Galeano. Un’asta che, nonostante il talento di Galeano, non dovrebbe portare ad un eccessivo esborso da parte di patron Di Benedetto. Si allontana Sirigu, bloccato da Miccichè e il Catania chiede per Biagianti Greco più soldi. Nome ormai noto alla piazza giallorossa è il centrale difensivo del Porto Rolando, valutato intorno ai 20 milioni di euro. A parte le ipotesi di seconda fascia Bovo e Galeano, Sabatini starebbe preparando il crack in difesa per costruire una Roma solida e concreta. Peppino Tirri, manager del giocatore Rolando del Porto, ha parlato del futuro del suo assistito: “Rolando è concentrato sulla finale di Europa League di domani. Subito dopo si capirà se esiste la possibilità di lasciare il Porto. Sicuramente lui sarebbe lieto di andare alla Roma se ci fosse la possibilità. Costa 15 milioni. Villas Boas, invece, difficilmente andrà via dal Porto. Non riesco a vedere per la prossima stagione il tecnico lontano dall’attuale panchina. Ma di sicuro il Porto ha congelato qualsiasi operazione fino al termine della finale contro il Braga. Dopo si potrà affrontare qualsiasi discorso. Più su Rolando che su Villas Boas. Rolando è più uno stopper che un regista di reparto, si integrerebbe bene con Burdisso”. Si allontana Gianluigi Buffon finito nel mirino del Manchester United che dovrà sostituire Van der Sar, ma spunta De Gea dell’Atletico Madrid. Infine sarebbe in arrivo nella Capitale un emissario del Tottenham per discutere l’eventuale passaggio del centrocampista Sandro alla Roma. Unico problema è che sul centrocampista brasiliano c’è anche un forte interesse del Milan.
Nell’incontro con la nuova dirigenza giallorossa non e’ escluso che si possa tornare a parlare di Vucinic, vicinissimo agli Spurs lo scorso gennaio per 15 milioni (proprio lo stesso valore di Sandro). A gennaio saltò tutto l’operazione “grazie” a Ranieri, che all’epoca bloccò la cessione, nonostante il montenegrino spingesse per la partenza da Roma sia per motivi familiari, sia di spogliatoio.

Mexes: Intanto Mexes, neo acquisto rossonero, parla a France Football in un’intervista di tre pagine pubblicata oggi. Il difensore di Tolosa confessa la sua gioia “di far parte di uno dei più grandi club del mondo” Parla anche del suo trasferimento a Roma, della sua amicizia con i suoi amici Totti e De Rossi. Parla infine della sua ambizione di vincere titoli importanti con il Milan.“A gennaio – racconta Mexes – ero libero e ho deciso nel corso dell’inverno di lasciare la Roma. Ho preso in considerazione tutti i criteri, sportivi e personali e poi sapevo che il Milan mi seguiva da due, tre anni. C’è stato un avvicinamento reciproco, i nostri cammini dovevano incrociarsi (…). Sarei potuto partire già l’anno scorso e avevo proposto alla Roma di vendermi”. Su Rosella Sensi: “Alla fine è quasi diventata un’amica e quando le parlai di cedermi mi disse che non si vendono i membri della famiglia. Mi ha molto colpito. Per sette anni mi sono sentito romano. La Roma è stata la mia seconda casa, sono cresciuto con Totti, De Rossi, Aquilani, che sono più che semplici compagni di squadra”. Sul Milan: “Il Milan è una referenza per chiunque e corrisponde alle mie ambizioni. È una società che coltiva la vittoria, appartiene a una dimensione superiore come Manchester United, Barcellona, Real Madrid. Ci vado per vincere. Il Milan rappresenta l’eccellenza in Italia, un simbolo, un’identità, un marchio. Ho già parlato con Flamini, ma a febbraio, dopo Francia-Brasile, anche con Thiago Silva, Robinho, Pato che avevano l’aria di essere già al corrente del mio arrivo. La Champions League è anche il mio obiettivo. Quando il Milan si è fatto avanti, non ho esitato e comunque potevo rimanere in Italia solo con la Roma o il Milan. Altrimenti avrei scelto un altro Paese visto che ho avuto un contatto con il Real Madrid. Ci ho pensato, ma avevo voglia di restare in serie A che conosco già e con il Milan, in una logica di continuità”. Sul suo infortunio e il recupero: “Ma lavorerò sodo prima per ritrovare muscoli e forma”

Menez: Un altro giocatore pronto a lasciare Trigoria è Jeremy Menez. L’avventura giallorossa del talento francese è ormai giunta al capolinea. Questa la sua intervista a France Football:

Jeremy, non ti abbiamo sentito parlare molto nelle ultime settimane, sei stato in silenzio…
“Sì, perché non parlo molto di solito. Conoscete tutti la mia situazione”.

Stai vivendo una stagione strana, stava andando bene fino all’arrivo di Vincenzo Montella…
“Sì, possiamo dire che fino a marzo, è andata davvero bene. Dopo… Sono una persona che ha bisogno di sentire la fiducia del tecnico per sentirsi al meglio ed esprimersi al massimo. Ecco perché il risultato è quello che conosciamo”.

Perché la tua stagione si è complicata da Marzo?
“Ci fu la partenza di Ranieri, ecc (si era dimesso 20 Febbraio). Tutto ciò che ho già detto. Non voglio aggiungere altro (ha criticato Montella). E’ successo, e ora voglio guardare avanti. Io non voglio essere male interpretato, ecc, e preferisco rimanere sulle dichiarazioni che ho fatto. Ora dobbiamo dimenticare e andare avanti. Questi sono errori che ci serviranno da lezione. Sono stato deluso dalla partenza dell’ex allenatore Claudio Ranieri. Poi, non è andata come avrei voluto, e come credo che sarebbe dovuta andare … Non mi sentivo troppo sostenuto. Ma non mi preoccupo…”

Perché è così complicato con Montella?
“C’è ancora una partita da giocare, non ho molta voglia di parlare di questo. Io non voglio aggiungere altro rispetto a quello che ho già detto”.

Non sarà utilizzato molto comunque…
“Tecnicamente, Montella ha detto di aver sempre messo nella posizione che preferisce, aveva giocato molto a differenza di ciò che si pensava … Il problema non è mettere un giocatore in campo e dire ‘sì, sto giocando, ecc. Ci sono altre cose. Se lui ha detto che la pensa così, buon per lui. Non voglio andare in una specie di guerriglia, è inutile. Non m’interessa. Ha anche detto che un giocatore ha raggiunto un punto morto fisico, psicologico, emotivo, e con voi è andato al di là di un rapporto meramente tecnico”.

Cosa significa questo?
“Onestamente, non ne ho idea… Sembra che ora sto attirando con cadenza settimanale, si tratta, ecc. Questo anche mi ha deluso. Ma succede…”

Come si fa a gestire questa situazione?
“E ‘un po’ deludente rispetto a quello che avevo fatto quest’anno. Ma succede. E mi servirà per andare avanti”.

Sei un fatalista?
“Sì, un po’ “.

Domenica, non sei entrato nel match di Catania (1-2), come contro il Milan (0-0) la settimana prima.
“Queste sono scelte…Ma io ho le mie colpe anche. Sono una persona che lavora molto con un obiettivo. Quando è arrivato Ranieri, c’era un obiettivo continuo. Abbiamo discusso con calma in un ufficio, mi ha detto quello che si aspettava da me e basta. Ho iniziato a lavorare dallo scorso anno. Questa estate, mi ha fatto capire che aveva intenzione di puntare su di me. Mi ha aiutato molto, e io l’ho ripagato in campo. Ho lavorato sul piano emotivo, come con Christian Damiano, che mi ha fatto crescere molto. Ho fatto di tutto in campo per ricompensarli di ciò che avevano fatto con me”.

E con Montella non c’è quel rapporto?
“No, no… Si parla lo stesso, io rispetto l’allenatore. Ma è così, ci sono allenatori che hanno più affinità con certi giocatori, e viceversa”.

Lei ha parlato dei torti, quali sono i tuoi?
“Mi dispiace, ma forse ho fatto un po ‘meno. Dopo la stampa ha tirato fuori cose velenose. E quando si fa di meno, si vede sul campo. Sì, certamente. Mi piace muovermi, correre, ecc. E forse allenarsi soltanto, a poco a poco, ti fanno peggiorare fisicamente, diventi peggiore”.

Quindi…
“Si dice in Italia che non ci sei più con la testa, sei già partito… Non so quello che la stampa dice qui su di me me. Ma devi averci a che fare. Io non sono partito, ho ancora un anno di contratto. Una volta che il campionato sarà finito, parlerò con i dirigenti per sapere quello che vogliono fare”.

Fiorentino: Oggi ha parlato anche il Chief operating officer di Unicredit, Paolo Fiorentino, a proposito dell’acquisto dell’As Roma da parte della cordata capitanata da Thomas DiBenedetto: “Tutte le strategie di carattere sportivo le lasciamo agli americani. L’idea è di fare una squadra competitiva”. Infine sulla deludente stagione della squadra ha aggiunto: “Viene fuori da un anno sfortunato nel quale sicuramente il caos economico intorno alla società, non ha giovato, e quindi direi che guardiamo con ottimismo al futuro”. Anche perchè, comunque, il piano B era già pronto. “I mancati introiti di Champions League per l’As Roma sono un problema ma non il problema: avevamo fatto un piano con gli americani che già prevedeva il mancato accesso alla Champions, quindi sono di fatto confermate le nostre previsioni, che non erano ottimistiche”.

Biglietti: Sul sito www.asroma.it sono uscite le disposizioni per la partita di domenica sera alle 20.45 contro la Sampdoria, ultima gara della Roma per questa stagione.

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