Sabatini “Il Totti del domani non è ancora nato. Francesco è un...

Sabatini “Il Totti del domani non è ancora nato. Francesco è un giocatore insostituibile e nessuno che potrà agire al suo posto”

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Walter Sabatini ha continuato la sua lunga intervista a Romanews.eu parlando dei singoli giocatori dando un suo giudizio su ognuno di loro dando anche un suo giudizio su Juan e sulla situazione. “Pjanic : è entrato con tranquillità ed autorevolezza negli schemi della Roma.  E’ arrivato e non è mai uscito dal campo. Lo preferisco nel ruolo di intermedio, ma è bravo anche in altri settori, in particolare a trequarti campo. Ha giocato subito con la serenità richiesta, quella che serve per stare nella Roma. Anche gli altri hanno dato segnali. Lo stesso Kjaer, criticato in maniera esagerata dopo il derby, ha dato segnali. Gago, poi,  ha giocato una buonissima gara contro la Lazio. Credetemi, tutti hanno dimostrato da essere da Roma. Osvaldo nelle sue prestazioni rilevo una caratteristica che lo assolve a prescindere: è generoso ed  regala gol. Segna con una continuità che tranquillizza poi, è  generosissimo. Contro la Lazio, ha combattuto come un leone, ha recuperato palloni a tutti campo. Dentro ci sta mettendo cuore, forza, e massima disponibilità. Lamela erede di Totti? Il Totti del domani non è ancora nato. Francesco è un giocatore insostituibile e nessuno che potrà agire al suo posto. Ci sono calciatori che non possono essere surrogati: Maradona non è mai stato surrogato, Rivera lo stesso e Totti non lo sarà mai. A prescindere dal valore di Lamela, che è innegabile. Kjaer l’ho portato qui e per forza credo che sia da Roma. Sta facendo e ha fatto errori, ma li correggerà, perché ha doti intrinseche straordinarie. Fisicità e velocità, impatto e tante altre cose. Paga un dazio altissimo per un errore letale in una gara delicata e per ottenere il perdono dovrà fare una serie di prestazioni senza sbavature. Ma avrà tempo e modo di farlo. L’acquisizione di Heinze è stata veramente importante, per il suo valore e per quello che trasmette al gruppo per lui ogni allenamento è una partita ed è straordinariamente generoso con i compagni. Prodigo di consigli verso i compagni, una scelta giusta. Juan ha avuto dei problemi e Luis Enrique non lo ha conosciuto fino in fondo. E’ solo un mese che si è riaggregato al gruppo ed è normale che debba recuperare il tempo perduto, perché il tecnico non lo ha ancora messo a fuoco, Juan è un ragazzo leale, non ha mai manifestato certe esigenze, non ha mai dato segnali di insubordinazione. Salvo il fatto che oggi è un calciatore in sofferenza, come Borriello ed altri. E per questo va capito”.

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