Queste le dichiarazioni dei protagonisti al termine dell’incontro perso 3-1 contro la Sampdoria.
ANDREAZZOLI A SKY
Quanto pesano gli episodi? Gol annullato tutto da decifrare, primo tiro Samp e gol, poi rigore sbagliato… Sconfitta figlia degli episodi o c’è dell’altro?
“E’ una cosa naturale, tutte le partite sono figlie degli episodi. Il gol nostro mi sembra regolare, la decisione presa sulla situazione che sembrava rigore su Pjanic e invece gli arbitri sono stati bravissimi… Possono capitare le decisioni, è normale”.
Prima Marquinho era in fuorigioco, poi Lamela era regolare. Se l’assistente sbandiera Marquinho fa bene, ma ha sbandierato dopo.
“Si prima avrebbe avuto ragione, invece dopo no. Ma gli attaccanti entrano, i difensori escono… E’ sempre difficile. E’ chiaro che poi rimane l’amarezza per l’episodio sfavorevole e che gli episodi incidono sul risultato. Poi ripeto nel primo tempo pensavamo fosse rigore su Pjanic ed invece avevamo visto malissimo noi e benissimo gli arbitri e non c’era assolutamente rigore”.
Chi è il rigorista della vostra squadra?
“Negli ultimi venti anni Totti, quindi presumo… Non so dire perché lo ha tirato Osvaldo, sono appena entrato nello spogliatoio e poi sono venuto qui”.
Si può sintetizzare così il problema della costruzione della Roma? Se il rigorista è Totti e lo tira un altro… C’è qualcosa che non va?
“No, direi che non bisogna cominciare ragionamenti del genere, non abbiamo mezzi per giudicare, o almeno io non ne ho e come fai anche tu da lì… Può darsi fossero d’accordo tra loro”.
Mi sembra di no, Totti sembrava abbastanza perplesso da bordo-campo.
“Vedendo le immagini dà questa impressione, ma voglio essere certo di quello che è stato. Al di là di questo non è che la partita sia tutta qua. Credo che lo specchio della gara sia questo: ottima da parte nostra, sono molto soddisfatto, i ragazzi hanno fatto tutto quello che gli ho chiesto”.
Compreso Osvaldo?
“Anche lui ha cercato di fare quello che gli ho chiesto e lo ha fatto anche bene. Poi dopo chiaramente un calciatore può esprimere una gara qualitativamente superiore o inferiore, ma ha fatto o cercato quello che gli era stato chiesto, come tutta la squadra”.
Che ambiente ha trovato? Una sufficiente autostima? Oppure una squadra depressa?
“Non farmi una domanda del genere a cui non risponderò mai… Sei mio amico non mettermi in difficoltà. Sull’autostima ti rispondo: abbiamo cercato di lavorare anche su questa perché è un momento negativo e la classifica è quella che è e l’ambiente non è soddisfatto e i calciatori, che sono sensibili, sentono l’influenza dell’ambiente”.
Ha cambiato molto dal punto di vista tattico. Lamela ha fatto molto bene finché ha tenuto, ma poi è stato a volte carente nelle coperture difensive, come nell’occasione del primo gol. Gli ha chiesto troppo?
“Si hai detto bene, è chiaro che avendo in campo Lamela gli chiedo sacrifici e so anche che la squadra ha la possibilità di avere qualcosa in più da quella parte sotto l’aspetto degli attacchi avversari, mentre a sinistra meno. Nel primo tempo siamo stati molto equilibrati. Loro dal loro punto di vista hanno meritato il risultato e forse noi siamo stati penalizzati. Dal punto di vista tattico abbiamo cercato di mettere in campo forza, tecnica e qualità tattiche. Abbiamo pensato che il sistema giusto oggi fosse questo. Credo anche che i ragazzi lo abbiano interprerato molto bene, purtroppo si gioca solo ed esclusivamente per il risultato e questo non ci lascia chiaramente soddisfatti, neanche a dirlo”.
Però se non c’è chiarezza su chi tira un calcio di rigore si può capire che c’è un pò di confusione anche su tutto il resto…
“Diamo ufficialità a quello che dice Massimo allora: è vero, hai ragione”.
ANDREAZZOLI A MEDIASET
Decisivo l’ingresso di Sansone o gli episodi?
“Credo gli episodi. Eravamo riusciti a costruire molto. Nel primo tempo abbiamo fatto bene. La squadra ha avuto tante occasioni e devo dire che gli episodi ci hanno penalizzato”.
Il rigore di Osvaldo?
“Sono entrato negli spogliatoi e non abbiamo parlato di questo. Totti tira i rigori da 20 anni e non so se hanno deciso tra di loro con Osvaldo”.
Ci ha sorpreso la posizione di Lamela…
“Oggi abbiamo fatto questa scelta ponderandola molto. Erik ha fatto una grande gara secondo me. Abbiamo aiutato le sue caratteristiche molto offensive. In quel momento abbiamo fatto una sbavatura che abbiamo pagato. Abbiamo pagato subito alla primo errore”.
Soddisfatto di De Rossi?
“Si, molto per quello che ho chiesto mi ha soddisfatto”.
Ha pensato alla fase offensiva? Ci lavorerà?
“Si, già abbiamo iniziato a farlo in settimana. Ci siamo disuniti solo quando dovevamo recuperare il doppio svantaggio”.
Adesso la Juve…
“Si gara importante”.
Rabbia nello spogliatoio?
“No, c’era molta delusione. Peccato per questa sconfitta. Mi dispiace per la mancata soddisfazione per i ragazzi”.
SABATINI ALLA RAI
Cosa pensa di questa realtà?
“Dobbiamo lavorare per mettere a posto le cose, poi faremo le nostre considerazioni”.
Da Zeman ad Andreazzoli cosa è cambiato?
“Oggi abbiamo giocato bene per larghi tratti, poi sono successe alcune cose in campo che non ho capito”.
A termine la panchina di Andreazzoli?
“Non scherziamo ha fatto tre allenamenti”.
DE ROSSI A MEDIASET
C’era rabbia e delusione nello spogliatoio?
“Dobbiamo cambiare rotta. La classifica ci penalizza e la Champions è molto lontana. Il problema è che non riusciamo a fare lo scatto”.
Come valuta la sua prova?
“Posso fare molto di più. Non faccio due-tre partite di seguito da settembre. Mi devo rimettere in condizione. Mi dispiace che la Roma non riesca a trovare più i risultati. Quando si parla di un giocatore forte ci si aspetta tanto: lo capisco. Si è sempre parlato di un’incompatibilità con Zeman ma queste sono tutte fantasie e un falso storico. Io con il mister avevo un rapporto cordiale e civile. Certo non mi faceva piacere che venivo messo spesso in panchina. Io potevo essere un giocatore importante per lui come lo sono stato per altri allenatori”.
Avete preso un gol perchè non c’era un quinto in difesa. In sostanza i problemi rimangono sempre gli stessi: prendete tanti gol, fate un buon primo tempo e un secondo bruttino…
“Non hai letto bene la partita allora. Secondo me non sono sempre gli stessi problemi. Abbiamo fatto una buonna partita, ma sicuramente sotto l’aspetto difensivo abbiamo migliorato qualcosa”.
Il rigore di Osvaldo?
“Anche Dani è un ottimo rigorista ma certo il rigorista principe è Francesco. Non so cosa si siano detti i due, ero lontano dall’azione. Il rigorista c’è in tutte le squadre del mondo. Non so cosa dire. Sicuramente lui voleva fare gol”.
Vi siete chiariti con Delio Rossi?
“Non c’era da chiarire. E’ sempre sopra le righe lui. Ha quasi 60 anni e fa cose assurde. Viene anche da episodi non migliori di questo. E’ imbarazzante, anche incitare i tifosi all’uscita, non so che dire…”.
OSVALDO A ROMA CHANNEL
Il primo tempo lasciava presagire altro, poi gli episodi nel secondo tempo, tra cui il tuo…
“Semplicemente ho subito il rigore e me la sentivo di tirarlo, volevo dare qualcosa in più visto che è stata una settimana difficile per me e per la squadra. Sono molto amareggiato, ma bisogna guardare avanti, in questo momento andranno tutti contro di me e mi volteranno le spalle. Io divento ancora più forte e cercherò di dare ancora di più per questa squadra”.
Quel tipo di rigore lo avevi già calciato comunque?
“Si, poi è stato bravo Romero che ha fatto prima il passo dall’altra parte e poi è andato sul lato giusto, forse perchè mi conosceva. Al di là di questo sono amareggiato ma sabato faremo una grande partita, ancora una volta darò il massimo e prima o poi arriverà il gol e i momenti belli che ci sono stati nel girone d’andata”.
Poca cattiveria agonistica della squadra?
“Penso che la squadra ha avuto carattere, se il primo tempo finiva 2-0 per noi era giustissimo. Nel secondo tempo il gol di Erik era regolare, poi non voglio cercare scuse, ma magari ci sono episodi che in questo momento ci farebbero comodo e invece continua a girare storto. Ma dobbiamo essere tutti uniti e chiediamo ancora una volta l’appoggio della gente che si comporta sempre in maniera fantastica, lo chiediamo ancora di più perchè non è un momento facile”.
DE ROSSI A SKY
Ben tornato come titolare, anche se oggi non c’è da festeggiare.
“Non c’è assolutamente da festeggiare, c’è stata un’altra partita un pò particolare, abbiamo fatto una buona partita ci siamo impegnati tanto come sempre secondo me, subendo poco stavolta, ma quando abbiamo subito gli attacchi della Samp sono stati fatali”.
Che idea ti sei fatto della difesa a 3?
“Secondo me abbiamo fatto la difesa a 3 per subire meno di quanto non succedesse nelle ultime partite e da questo punto di vista ha funzionato, sinceramente abbiamo fatto una buona partita e non abbiamo meritato di perdere. Se giocherò in difesa o a centrocampo? Il ruolo non è mai stato un problema per me, ci mancherebbe”.
Il cambio di tecnico è per farvi assumere le vostre responsabilità? La giornata di oggi cosa dice? C’è stata confusione? Penso al rigore…
“Le responsabilità se le è prese anche Osvaldo chiedendo a Francesco il rigore. Ci vuole personalità per chiedere una cosa simile a un rigorista come Francesco”.
Guarda Francesco, ti sembra contento?
“Sto guardando adesso per la prima volta, non so come giudicare, sono due miei compagni e anche due miei grandi amici. Non lo so, sicuramente ora non possiamo abbandonare Osvaldo, che è un giocatore fondamentale per noi e bisogna stargli vicino perchè oggi negli spogliatoi l’ho visto veramente distrutto. Francesco tira i rigori alla Roma da 15 anni…”.
C’è poca chiarezza nella Roma? Questo dipende anche dai giocatori più importanti come te, Osvaldo, Burdisso? Chiunque ti alleni dovrebbe ritenerti titolare inamovibile, perché a Zeman è venuto il dubbio che non fossi così importante per la Roma?
“Rispondo alla prima: noi giocatori di personalità siamo i primi a dovere essere responsabili della situazione e anche in questi momenti dobbiamo prenderci le responsabilità, o tirando un rigore o consolando chi sbaglia, non credo che il rigore di Osvaldo possa essere imputato alla società. Che il rigorista della Roma è Totti lo sanno anche i bambini, poi ripeto il rigore può tirarlo anche Osvaldo, ne ha tirati due e li ha segnati, l’importante è che tra noi la cosa finisca qui. Parlare di disorganizzazione su un rigore in cui si sa chi è il rigorista… Non credo ci sia disorganizzazione, è un episodio, un ragazzo che si è proposto per risollevare la squadra e se stesso ed ha sbagliato, se avesse segnato parleremmo della sua grande personalità”.
E la domanda su te e Zeman?
“Credevo ve ne eravate dimenticati (ride). Quando un tecnico arriva sa già chi sarà nei suoi piani e chi magari meno, credo che il mister fosse partito con le migliori intenzioni visto che all’inizio ho sempre giocato. Poi dopo non lo so, non posso venire qui a discutere del fatto che non mi faceva giocare, è un suo diritto. Mi spiace solo molto che non ci sia stata, non la stima perché con lui non ho mai avuto problemi a livello umano, almeno penso, però ecco secondo me potevo essere importante anche per lui e lui poteva essere un allenatore importante anche per me come lo sono stati tutti gli altri che ho avuto”.
ANDREAZZOLI A RAI SPORT
L’episodio del gol annullato ha influito?
“Non è il caso di parlare di arbitri. C’è stato un errore, ma capita. Sono situazioni difficili“.
Perché il rigore l’ha tirato Osvaldo?
“Non so perché ha tirato Osvaldo. Non abbiamo parlato di questo con i ragazzi. Non stabiliamo i rigoristi perché sono 20 anni che tira Totti. Non so come sono andate le cose, forse l’hanno concordato prima”.
Troppa autogestione?
“Se la pensa così, è così. E’ una cosa ingiusta da dire. Sta dando un taglio sbagliato, ma se lei vuole mandarla in quella direzione, faccia pure… Io ho risposto”.
Ora c’è Roma-Juve…
“Ci penseremo da stasera”.
ANDREAZZOLI A ROMA CHANNEL
Nella ripresa cosa è successo? Al di là degli episodi
“Il primo tempo buono, quasi un’ora in maniera ottimale come speravamo di fare e come avevo chiesto. Abbiamo rischiato pochissimo contro una squadra superattrezzata e che ha l’arma migliore nel contropiede. Dopo lo svantaggio gli equilibri vengono a calare, se vai sotto due volte la situazione si complica e allora devi forzare tutte le giocate. Abbiamo reagito sotto l’aspetto nervoso, morale, abbiamo reagito bene con Lamela, il rigore, il gol annullato. La squadra non si è seduta, certo è che abbiamo fatto molto più col cuore e meno con la testa. Io mi sono preso il rischio di cambiare sistema col 3-4-2-1 e Lamela è stato devastante. Non è bastato, dispiace perchè volevamo innanzitutto riportare il risultato al nostro pubblico e avere più consapevolezza, ma non è così e da domani dobbiamo continuare a fare quello di questa settimana. Aumentare l’abnegazione. Siamo dispiaciuti per l’infortunio a Castan, ci toglie molto per un pò di tempo”.
Cosa hai chiesto a Pjanic? Era a tutto campo.
“Gli ho chiesto di fare il maggior numero di cose che lui sa fare, non una sola cosa. Avrei voluto che facesse anche di più, però ha fatto tanto considerando anche la partita in Nazionale sotto neve e fango. Alla fine gli ho chiesto di fare il centrocampista centrale, cosa vuoi chiedere di più? Purtroppo potevamo essere qui a commentare un risultato opposto”.
Senza Castan cambio modulo?
“Ora pensiamoci, però perderlo è veramente un peccato, ho un dispiacere enorme”.
DE ROSSI A RAI SPORT
Altra sconfitta pesante, cos’è cambiato da Zeman a Andreazzoli?
“Non i risultati. Il modulo, ma 4-5 giorni di lavoro non possono sconvolgere una squadra. È una squadra che ha fatto buone partite con Zeman, come oggi. Siamo stati puntiti quando abbiamo subito”.
Rapporto con Zeman?
“Non è vero che non abbiamo mai avuto feeling. È un falso creato da altri, non da noi. Ho giocato meno, non ero felice, ma l’allenatore è sempre libero di fare le sue scelte. Mi dispiace molto per come è andata perché pensavo di poter essere un giocatore importante per lui e viceversa, che lui potesse essere un tecnico importante per me. Invece non è stato così”.
Il rigore?
“Ne so quanto voi. Osvaldo ha chiesto a Francesco di battere il rigore, e Totti glielo ha lasciato tirare, più o meno volentieri non lo so. E’ stato uno slancio d’amore, voleva risollevare le sorti di una partita, e di tutta la squadra”.
Allenatore poco esperto? Autogestione?
“È solo un episodio, ma sarebbe successo con tutti. La prossima volta magari Francesco si imporrà. L’importante ora è non mollare Osvaldo adesso, perché rischi di perderlo. E non ce lo possiamo permettere di perdere un giocatore così importante, che ha fatto spesso la differenza”.
Obiettivi futuri?
“Riportare la gente allo stadio. Ma soprattutto unione, c’è troppa divisione tra i tifosi. Questa disunione non ci fa bene e i nostri risultati non aiutano a stare tutti sullo stesso carro: c’è gente che critica questa società qualunque cosa faccia, come prima c’era chi criticava i Sensi al secondo posto, a 1 punto dalla prima. Per questo dobbiamo migliorare, ora dobbiamo vincere per tornare più uniti che mai”.
DE ROSSI A ROMA CHANNEL
Partita abbastanza strana, cosa ci ha condannato? Gli episodi o problemi di squadra? Manca furore agonistico per i tifosi.
“Secondo me non è mancato, e non mancava nemmeno prima. Oggi abbiamo sofferto poco, abbiamo preso gol su una palla sbagliata da me, uno su punizione e uno su calcio d’angolo. Nel frattempo potevi fare tanti gol. Una sconfitta immeritata e spero si noti quanto abbiamo provato a fare bene questa partita e quanto ci dia fastidio questo risultato”.
I risultati non arrivano, come lo spieghi?
“Non è facile, tante partite così anche con Zeman, partite dove hai l’occasione di andare in vantaggio, il gol lo avevamo anche fatto. E’ difficile valutare episodi come con Bologna, Cagliari e Catania. Tutte gare particolari, ma non ci nascondiamo dietro agli episodi, qualcosa manca. Comunque secondo me oggi abbiamo fatto una buona partita”.
Quanto paghi il fatto che tuo malgrado hai giocato meno degli altri anni?
“Non voglio trovare alibi, ma sicuramente è la prima cosa di cui abbiamo parlato con Andreazzoli. La condizione fisica non può essere quella dell’anno scorso o degli Europei, non ho mai fatto due partite di fila in questi mesi e la condizione la perdi un pò. Ma si riacquista e io lavorerò per tornare a dare il 100%, farò il meglio che posso fare”.
ANDREAZZOLI IN CONFERENZA STAMPA
La squadra non segue gli allenatori? Pensa sia successo in passato?
“Abbiamo deciso di fare un’autogestione. Siamo molto democratici”.
Nel primo tempo superiorità al centrocampo. Poi?
“Il risultato fa pendere gli equilibri. E’ cambiato l’esito della partita. Abbiamo costruito anche nella seconda parte del match ma, ovviamente, sei costretto a lasciare più spazio agli avversari. La Sampdoria lo sa sfruttare molto bene e noi siamo andati a perdere l’equilibrio nonostante abbiamo fatto la partita per tutti i 90′. Non è bastato il cambio tattico e l’infortunio di Castan ci ha tolto qualcosa, anche per il futuro”.