Gazzetta dello sport (A.Pugliese) – E se fosse l’inizio del passaggio ufficiale delle consegne?Perché no, del resto, non ci sarebbe poi nulla di male, considerando che sono anni che lo chiamano un po’ tutti Capitan Futuro. Di certo, c’è che la Roma ha scelto di puntare forte su De Rossi, proprio nel momento di maggiore attrito nell’amore che da sempre lega il club giallorosso a Francesco Totti. Quasi, appunto, in un passaggio ideale di compiti, un passaggio denso di significato e pieno di simbolismi. Non a caso, lo stesso amministratore delegato giallorosso Claudio Fenucci sabato ha pubblicamente ammesso «che la società si augura di firmare il nuovo contratto di Daniele De Rossi prima dell’inizio del campionato».
Il che, vuol dire prima di sabato prossimo, quando si giocherà Siena-Fiorentina e la Roma sarà in viaggio per Bologna (dove giocherà domenica sera).
SEGNALI Che la Roma abbia puntato forte su De Rossi, al di là di tutto, lo dimostra anche l’addio a Fernando, il centrocampista brasiliano del Porto. I giallorossi avevano già trovato l’accordo economico per il trasferimento (11 milioni di euro) con il club portoghese (che, infatti, non ci è rimasto benissimo). Ma Fernando gioca proprio nella posizione che andrà a ricoprire Daniele, quella di playmaker davanti alla difesa, giocatore frangiflutti. Ruolo, però, dove De Rossi ha già dimostrato di aver ritrovato il piacere di giocare, nella speranza di rivederlo ai suoi livelli, quelli di due anni fa. La Roma, insomma, con Fernando si era cautelata, anche nel caso in cui con De Rossi non si fosse arrivati ad una fumata bianca. Ed invece i segnali positivi ci sono, nonostante dall’estero arrivino offerte molto più alte dei 4 milioni (più bonus) offerti dai giallorossi al centrocampista di Ostia. In questa settimana dovrebbe esserci un incontro tra la Roma e l’agente del centrocampista, Sergio Berti, la volontà è di chiudere. E comunque, male che vada, anche se la Roma avesse intenzione di vendere De Rossi per fare cassa, le converrebbe sempre fargli firmare il rinnovo. Un top-player come lui si vende a occhi chiusi, evitando il rischio di perderlo a parametro zero. Viceversa, però, in tal caso il problema sarebbe per De Rossi, che in caso di rinnovo vedrebbe scendere (e di molto) le offerte di ingaggio, visto che i possibili acquirenti dovrebbero a questo punto pagare anche il suo cartellino. Questo scenario, però, attualmente sembra più lontano di inizio stagione. E se tutto girerà per il verso giusto, in settimana potrebbero anche esserci le bottiglie di champagne.
PASSAGGIO Di certo, però, c’è una cosa, che in questo momento la Roma non può proprio fare a meno di De Rossi. Probabilmente, anche più di Francesco Totti. Una necessità che nasce dal progetto scelto sposando Luis Enrique, nel cui modulo tattico De Rossi si cala molto meglio nel ruolo di playmaker rispetto a quanto faccia Totti in quello di centravanti mobile. E allora, che non sia davvero questo l’inizio del passaggio ufficiale delle consegne?