La Virtus parte col piede sbagliato nella gara 1 delle Finali Scudetto 2013, o meglio, Siena comincia nel migliore dei modi la corsa al titolo vincendo la sesta partita consecutiva, espugnando un caldissimo PalaTiziano col punteggio finale di 76-85. Micidiali i senesi dalla linea dei tre punti, con una media pazzesca dal secondo quarto in poi: 4/11 al 20′, 5/8 nel terzo quarto, 4/7 nell’ultimo quarto, questi i numeri dai 6.25, trovando anche 14 punti dai tiri liberi, a differenza dei miseri 7 dei giallorossi.
Migliore in campo per la Mens Sana Daniel Hackett, autore di 18 punti, 10 assists, 9 falli subiti per un 30 di valutazione, Moss, ventello per lui con un mostruoso 6/11 da 3, e Brown, autore di 18 punti con un 4/8 da tre.
In casa Virtus, invece, si analizza una sconfitta tutto sommato meritata; la squadra di coach Calvani resta a galla fino al terzo quarto, finché Siena alza i colpi in attacco e sceglie alla perfezione le soluzioni di tiro. Ultimi ad abbandonare la contesa sono Lawal eTaylor autori rispettivamente di 17 e 15 punti, mentre delude Goss, seppur autore di 16 punti, e mediocre la prestazione di capitan Datome, 7 punti e 9 rimbalzi per lui.
Un calo fisico e nervoso nel terzo quarto, la conseguente libertà dall’arco per la squadra di coach Banchi, occasione che Siena non si lascia scappare e costa gara 1 all’Acea. Di solito la legge dei rimbalzi dice che chi ne cattura di più porta a casa la vittoria, ma se non si sfrutta il possesso offensivo, a nulla servono i 10 palloni recuperati in più sotto le plance avversarie.
LA PARTITA – Calvani mette in campo il quintetto Taylor, Goss, Datome, Jones e Lawal, mentre Banchi tiene fuori Janning per Christmas e risponde con Brown, Hackett, Moss, Sanikidze e Ortner in campo dal 1′. Nei primi 5 minuti c’è dominio senese, con il punteggio di 4-14 al 5’ grazie ai numerosi errori al tiro dei padroni di casa (2/7) e della precisione chirurgica dall’arco di Brown (2) e di Moss (1). L’inizio è da incubo, ma 6 punti consecutivi di Taylor innescano la mini-rimonta di Roma della seconda metà del quarto, che si chiude sul -3 (17-20) grazie ad una bomba di Jones.
La seconda frazione vede l’orgoglio Virtus venir fuori: una bomba di D’Ercole permette ai giallorossi di impattare, poi un’altra tripla, stavolta di Bailey, dà il primo vantaggio alla Virtus, il 24-22 dell 14’; una parità che pare non voler scomparire, con nessuna delle due compagini che riesce a prendersi la leadership della partita. Negli ultimi minuti del primo tempo Siena prova ad allungare grazie ai canestri di Brown ed Ortner ma una tripla di Goss sulla sirena del 20’ mette a referto il 34-36 col quale si va al riposo lungo.
Il cronometro dei 24 secondi decide di non funzionare più, quindi il secondo tempo inizia con conteggio manuale: la Virtus prova lo a scatto e con i canestri di Lawal e Taylor va avanti di 2 (38-36 al 21’) ma Siena ribatte colpo su colpo con Hackett e Brown, che riprotano avanti Siena sul 40-44 al 23’. La Mensana è micidiale dal tiro da tre e dalla lunetta, e grazie a Hackett e Rasic riesce a mantenere i padroni di casa a debita distanza, arrivando al +8 a 2 minuti dalla fine del quarto; la Virtus mette giù un 5 a 0, con Lorant che innesca il palazzetto con la tripla del -3 (56-59), resa però vana dalla bomba di Moss che chiude il terzo quarto sul 56-62.
L’ultima frazione di gioco mette in evidenza la maggior precisione e lucidità degli ospiti, continuando sul filone del quarto precedente: Siena macina gioco ed è chirurgica dall’arco e proprio una tripla dell’indiavolato Hackett mette il punto esclamativo sulla prestazione toscana, segnando il +13 che sa di vittoria (60-73 al 36’). Roma prova a reagire ma senza riuscirci: le squadre accettano il verdetto e cominciano già a pensare a gara 2, con il risultato finale di 76-85.
Appuntamento ancora al PalaTiziano il 13 giugno 2013 alle ore 20:15
