Svolta Roma: c’e’ Osvaldo

Svolta Roma: c’e’ Osvaldo

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CORRIERE DELLO SPORT (R. MAIDA) – Non è ancora finita tra la Roma e Nilmar, il brasiliano mogio e inquieto, sedotto e imprigionato. Anzi, Nilmar ha avuto garanzie: è lui la prima scelta per l’attacco, se il Villarreal lo libera a prez­zi ragionevoli (15 milioni). Ma la Roma non ha più tempo né certezze e così si è spostata di 290 chilometri, a Barcellona, chiedendo Pablo Osvaldo all’Espanyol. In Argentina assicurano che l’affare sia quasi concluso. E che Osvaldo, ex di quattro squadre italiane e italiano di pas­saporto, firmerà un contratto di cinque anni. In realtà c’è ancora da lavorare.

LA GENESI –Ma partiamo dal principio. E’ stato Ivan De La Peña, vice di Luis Enri­que, a consigliare l’acqui­sto di Osvaldo, suo compa­gno di squadra fino a poche settimane fa. La segnala­zione ha raccolto un’entu­siastica approvazione da parte dell’a.d. Fenucci, che ha conosciuto il giocatore a Lecce nel 2006, quando stregò Corvino e Zeman.

Lo consideravano, per ta­lento e prospettive, l’erede naturale di Vucinic. Anche stavolta, ma a Roma, Osvaldo potrebbe interpre­tare questa parte. Sempre che l’Espanyol lo venda. Secondo quanto scrivono in Spagna, un’offerta di 16 mi­lioni dell’Atletico Madrid è stata rifiuta­ta. E a rendere più complicata la tratta­tiva, cominciata negli ultimi giorni, c’è la percentuale che spetta al giocatore in ca­so di trasferimento: il 15 per cento, che verrebbe addebitato alla società acqui­rente. La Roma e l’Espanyol, peraltro, non si sono lasciati benissimo per Kame­ni, che era stato praticamente ingaggia­to ( come Romero dell’Az, che Sabatini sta provando a girare alla Sampdoria) e poi mollato per Stekelenburg. In ogni ca­so, è una situazione in divenire che può avere sviluppi tra oggi e domani, quando la Roma giocherà a Valencia: 65 chilo­metrida Vila-Real, 350 da Barcellona. Il mercato di Sabatini si fa sulla costa spa­gnola. Osvaldo o Nilmar? E’ volata. Ma potrebbero addirittura arrivare tutti edue, se partisse Borriello.

RITROVATO –Osvaldo, che ha 25 anni, è un oriundo a tutti gli effetti: da argentino ha giocato nell’Under 21 e nell’Olimpica. Portato in Italia giovanissimo dall’Ata­lanta, sembrava un attaccante perso ad alti livelli: si era fermato, nei ricordi dei tifosi, al fantastico gol in rovesciata se­gnato tre campionati fa con la maglia del­la Fiorentina a Torino, un gol che all’ul­tima partita decise la corsa alla Cham­pions League. Passato per 7 milioni al Bologna, non era riuscito più a rendere secondo le sue potenzialità. Per que­sto è emigrato in Spagna, dove è tornato un finalizza­tore affidabile: 13 reti nel­l’ultima Liga in una squa­dra non molto produttiva come l’Espanyol. E’ un centravanti ma può partire anche dall’esterno o da tre­quartista per poi puntare la porta. E’ un attaccante completo, come piace a Luis Enrique. L’unica per­plessità della Roma riguar­da il carattere. Non è un ti­po facile da gestire. Ma a quello penserebbe De La Peña.

IL RESTO –Nel pomeriggio intanto si era sparsa la voce assurda di un tentativo per Van Persie dell’Arsenal. Fantasie. Per il centrocampo, invece, a Trigoria confer­mano l’interessamento per i francesi Moussa Sissoko del Tolosa e M’Vila del Rennes. Ma si aspetta Ferragosto e ilclo­sing,sperando che i prezzi (superiori ai 10 milioni ciascuno) scendano, come per Kjaer. Sabatini ieri ha incontrato a Mila­no i manager di Curci, che ha una propo­sta dal Celtic e la sta studiando. In sera­ta poi è stato avvistato a Ginevra per Co­sta D’Avorio-Israele. Sorprese in arrivo?

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