Damiano Tommasi, ex giocatore giallorosso ed attuale presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, campione d’Italia con la Roma nel 2001, giocò con Zeman nel biennio ’97-’99. Il portale ilsussidiario.net, lo ha intervistato per chiedergli qualche giudizio sul centrocampo di oggi.
Tommasi, crede che l’emergere di Florenzi e Tachtsidis potrebbe penalizzare Pjanic? “Stiamo parlando ad inizio campionato, di una squadra che ha cambiato allenatore e modulo. Credo che il posto non sia assicurato a nessuno in questo momento, ma questo non è necessariamente uno svantaggio”.
In che senso? “Questo dà la possibilità a tutti di emergere, e di prendere confidenza con il modulo. Non credo che ci sia un giocatore più o meno penalizzato dal rendimento dei compagni. Poi il mister lo conosciamo: la sua formazione rispetta sempre lo stato di forma dei giocatori”.
Lei ha ricoperto il ruolo di interno di centrocampo con Zeman: cosa vi chiedeva? “I due interni di centrocampo devono collaborare molto coi rispettivi esterni d’attacco, oltre che coi terzini: in questo triangolo devono assicurare copertura e insieme profondità alla squadra. Servono giocatori di assoluto movimento e con capacità d’inserimento particolari, poi in mezzo a loro dev’essere bravo il centrocampista centrale a dare equilibrio”.
Ritiene che Pjanic abbia le caratteristiche che ha indicato? “Più avanti non potrebbe giocare, perchè nel gioco di Zeman non c’è il trequartista. Pjanic ha il vantaggio di poter essere pericoloso inserendosi in attacco: giocando in quel ruolo offre un’opzione offensiva in più”.
Col Bologna il bosniaco è parso un pò incerto: quale può essere il problema? “Si deve solo abituare al ruolo e soprattutto ai movimenti suoi, che deve rispettare, e dei compagni. Credo che sia solo questione di tempo”.
L’inizio di Florenzi l’ha sopresa? “Sta facendo bene in un ruolo che come abbiamo visto non è facile. Sta giocando con l’entusiasmo giusto, aiutato dal fatto che Zeman gli dà fiducia e lo responsabilizza. Giocare a San Siro come ha fatto lui è indicativo del valore del giocatore, che già l’anno scorso aveva fatto vedere buone cose ma con un’altra pressione psicologica. Credo che proseguirà su questo rendimento anche nel prossimo futuro”.
La Roma può davvero puntare ai primi tre posti? “Penso che la sconfitta col Bologna non scalfisca le aspettative della Roma. Quest’anno la squadra ha il vantaggio di non disputare le coppe: un allenatore come Zeman sfrutterà ancora di più questo fattore”.