221 segnature, a sole quattro lunghezze da quel Nordahl, secondo nella classifica dei marcatori di Serie A, che, per ora, si trova in solitaria al secondo posto. Piola per adesso resta lontano, ma dire mai, in questi casi straordinari, è un peccato di presunzione. Quattro miseri passi da maturare per raggiungere l’apice, una metà oggettiva e inconfutabile, per il calciatore italiano più completo dai tempi di Rivera.
E già, l’aggettivo “inconfutabile” si presta bene all’oggetto in questione : poiché non si può smentire, non si può girar il viso, non si può negare l’estro, la forza, lo spirito d’un campione quale è Francesco Totti; il calciatore più importante nella storia della Roma.
Eppure, quella di Totti, è una storia strana. Intrisa di invidia, odio, negazioni continue, accostamenti ridicoli – con il pur bravo “Divin Codino” – da parte della torma infinita di detrattori, sparsi, qua e là, per lo stivale.
Ma questa volta è diverso, davvero diverso. Non si possono portare chiusure di fronte a dei dati matematici, statistici. I numeri parlano chiaro e dicono, in modo perentorio, che Francesco Totti sta superando se stesso, sta superando i vincoli e le barriere posti dalla età. [36 anni e non sentirli]
E se aggiungiamo il fatto, non di poco conto, che trovasi alla coorte di uno come Zeman e al suo calcio tutto fiato e agilità, lo stupore diviene ancora più gigante, elefantiaco!
Inoltre, fra le tante particolarità della giornata di campionato appena trascorsa, c’è da segnalare la prima violazione dei pali di rete nei confronti del portiere della Fiorentina, Viviano. E sembra quasi che, scavando e scavando, Totti ci regali in ogni partita sempre un nuovo record, un nuovo traguardo raggiunto; che dire di più?
Resta solo da augurare, come sempre abbiam fatto da appassionati e innamorati, solo una maggiore longevità al “nostro” caro e amato Campione.
