Ennesimo caso di morte in un campo da calcio. Il portiere del Gonnosfanadiga, formazione che milita nel girone B della Seconda categoria, è morto ieri durante il riscaldamento, quando mancava un quarto d’ora al fischio d’inizio della partita contro il Teulada: stava per entrare in campo, quando si è accasciato a terra, esanime.
Come quanto appreso dalla Redazione di RomaGiallorossa.it, sono stati inutili i soccorsi da parte dei dirigenti medici delle due squadre, che si sono precipitati vicino al giocatore e hanno tentato di rianimarlo con l’uso del defibrillatore; nemmeno il personale del 118, la cui ambulanza ha raggiunto il campo sportivo alle 15, è riuscito a rianimarlo. Luca Loru, questo il nome della vittima che avrebbe compiuto 32 anni questo Giovedì, si riscaldava insieme ai compagni a 15 minuti dal fischio d’inizio, quando all’improvviso si è accasciato a bordo campo, dove ha smesso di respirare. L’atleta, originario di Villacidro, lascia moglie, Luisa Tronci, che era sugli spalti, e una bambina di 4 anni. Partita rinviata, camera ardente allestita negli spogliatoi e sgomento tra i presenti. Uno dei tanti amici, anche lui con un passato da portiere, spiega: “Poco tempo fa mi aveva detto che non voleva più giocare. Era stanco e voleva dedicarsi alla famiglia e soprattutto alla figlia“.
La Redazione di RomaGiallorossa.it si stringe attorno alla famiglia di Luca e partecipa al loro dolore.