Vincenzo Montella: dallo scudetto alla panchina

Vincenzo Montella: dallo scudetto alla panchina

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Vincenzo Montella, ex aeroplanino giallorosso, è chiamato ad un’impresa: risollevare una squadra senza identità e senza ambizioni. Lascia perplessi la scelta di un allenatore così poco esperto, con alle spalle solo un campionato e mezzo alla guida dei giovanissimi nazionali, ma la speranza è che possa ritrovare l’armonia di un gruppo di cui, fino a pochi anni fa, faceva parte. I rapporti con i “senatori” dello spogliatoio sono sempre stati ottimi, e su questo si basano le speranze dell’ambiente. Riviviamo la carriera di Vincenzo Montella, dagli esordi come calciatore alla panchina di Trigoria.

GLI ESORDI – Nativo di Pomigliano d’Arco, Montella a nemmeno 13 anni si trasferisce all’Empoli, dove inizierà la trafila nelle giovanili ed esordirà in C1 nel 1990. Dopo quattro ottime stagioni in Toscana, per lui arriva il primo salto di categoria nel 1995. A chiamarlo tra i cadetti è il Genoa, in cui segna 21 gol in 34 partite. In un ambiente poco sereno Montella si mette in evidenza e l’anno successivo sale ancora di categoria, restando però a Genova: viene infatti ingaggiato dalla Sampdoria. Qui, nonostante alcuni infortuni, si mette in mostra come uno dei più talentuosi attaccanti del campionato italiano.

L’ARRIVO A ROMA – Dopo la retrocessione della Sampdoria, nel 1999 la Roma ingaggia Montella. Alla prima stagione “Top Gun” realizza 18 reti, poi l’arrivo di Batistuta induce Capello a lasciarlo spesso in panchina. Il rapporto col tecnico di Pieris non sarà mai idilliaco, ma nell’anno dello scudetto giallorosso Montella, quando entra nella ripresa, segna gol bellissimi e decisivi. Negli anni successivi Montella fu spesso l’arma in più della Roma (come dimenticare il poker realizzato in Lazio-Roma 1-5? Nesta ha probabilmente ancora gli incubi), anche quando le cose andavano male (vedi l’anno 2004-2005, da dimenticare per la Roma ma non per Montella, autore di 24 centri stagionali). L’ultima stagione a grandissimi livelli di Montella induce la dirigenza giallorossa a rinnovare il suo oneroso contratto fino al 2010, un’altra delle scellerate decisioni dei vertici di Trigoria. Montella resterà comunque un giocatore importante anche nella prima stagione con Luciano Spalletti in panchina.

FULHAM E RITORNO ALLA SAMP – Nel mercato di gennaio della stagione 2006-2007, Montella viene ceduto in prestito al Fulham. All’esordio realizza una doppietta contro il Leicester in Coppa d’Inghilterra, le seguenti partite sono meno fortunate. Rientrato a Roma a giugno, torna alla Sampdoria nella stagione successiva, ancora in prestito. Montella, ormai sulla via del tramonto, vuole dimostrare di non essere finito e disputa una discreta stagione. A fine anno torna alla Roma.

ROMA: UNA FINE E UN NUOVO INIZIO – Rientrato a Roma, Montella gioca nella sua ultima stagione solo spezzoni di partite (a eccezione della gara di Coppa Italia col Bologna, in cui parte titolare). A giugno 2009, annuncia il suo addio al calcio giocato. Per lui arriva la panchina dei giovanissimi nazionali, con cui parte alla grande, dominando il proprio girone e arrivando nella finalissima di categoria, poi persa per 3-0 contro il Milan. In questa stagione, fino a ieri, Montella ha mantenuto la categoria e, questa volta alla guida dei ragazzi del 1996, ha centrato 21 vittorie in altrettante giornate di campionato. Ora, però, inizia tutta un’altra storia…

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