Acea Virtus Roma-EA7 Emporio Armani Milano 61-55 (9-19, 22-29, 38-49)
Acea Virtus Roma: Goss 17, Jones 7, Reali ne, Tonolli ne, Righetti 2, D’Ercole, Taylor, Eziukwu, Hosley 11, Baron 18, Moraschini, Mbakwe 6 All. Dalmonte
EA7 Emporio Armani Milano: Gentile 4, Gigli, Cerella, Melli 4, Tourè ne, Haynes, Langford 8, Wallace 7, Lawal 10, Moss 12, Jerrels 10 All. Banchi
Sembra la solita serata magra per i tifosi della Virtus, costretti ad “ammirare” una squadra che, per i primi tre quarti di gara, non riesce ad azzeccare una scelta offensiva, prigioniera di una confusione tanto tecnica quanto mentale. Poi, come d’incanto, Roma trova una carica inaspettata, trascinata da un Baron strepitoso (18 punti con 4/8 da tre) e da Trevor Mbakwe che, nonostante i problemi alla schiena, nell’ultimo periodo ha chiuso completamente la via del canestro ai milanesi. Si è vista anche la mano di coach Dalmonte, che nell’ultimo periodo ha ordinato una difesa a zona 3-2 che ha mandato completamente in tilt gli uomini di Banchi, apparsi stanchi nonostante abbiano dominato buona parte del match.
La partita. Si parte molto lenti, le difese hanno la meglio sugli attacchi tanto che dopo 6′ il punteggio è di 9-8 per Roma. Uscito Righetti, che come al solito ha messo in campo energia e tanta grinta, Milano prende il largo e si porta sul +10 (9-19) al termine della prima frazione, guidata dal solito Moss. Nel secondo quarto l’Armani continua ad incrementare il vantaggio portandosi sul +13 (13-26), riuscendo ad approfittare delle disastrose percentuali al tiro (3/15 da 2, 3/14 da 3 in 20′) virtussine. Nonostante questo, Milano ci mette del suo per far rientrare in gara Roma con 10 palle perse. Lo scarto si riduce sino al 22-26, prima che Wallace completi un gioco da tre punti e mandi le due squadre al riposo lungo sul 22-29.
Al rientro dagli spogliatoi Milano sembra avviata verso una comoda vittoria, quando al 25′ tocca il +15 (26-41). Roma prova a reagire e con un po’ di confusione, ma una ritrovata efficacia, limita i danni andando all’ultimo riposo sotto di 10 (39-49). Il quarto periodo però è per cuori forti. La Virtus, azione dopo azione, rosicchia punti a Milano che, come detto, va in totale confusione di fronte alla 3-2 ordinata da Dalmonte e perfettamente eseguita dai propri ragazzi. Al 37′ Baron piazza la bomba del 49-51, Gentile si fa fischiare un fallo tecnico dopo reiterate proteste per una rimessa laterale e consente a Baron, che fa 2/2 dalla lunetta e piazza un’altra conclusione pesante quasi da otto metri, di dare alla Virtus il primo vantaggio (54-51). Wallace riduce lo scarto sul -1 (54-53), ma ancora Baron con una tripla manda Roma avanti (57-53) per la fuga decisiva, Mbakwe schiaccia il 59-55 che manda il pubblico di Roma in visibilio, prima che un altro 2/2 di Baron dalla lunetta chiuda definitivamente i conti.
Alla fine della partita si è avuta la sensazione che questa vittoria possa aver dato la scossa al gruppo, capace di disputare 10′ da sogno (23-6 il parziale dell’ultima frazione), con intelligenza e voglia di lottare su ogni pallone. Il segnale più bello, e la fotografia della partita, sta tutta nel saluto che i giocatori hanno rivolto al pubblico, un affettuoso e sentito abbraccio ideale che tutti hanno voluto tributare ai ragazzi che finalmente si sono sbattuti per la maglia e anche chi, come Hosley, aveva dato segni di indolenza in questo inzio di stagione, alla fine ha regalato un sorriso e un incitamento verso le tribune che valgono una liberazione. Se si dovesse continuare su questa strada, come ci si augura, quella di stasera potrebbe essere una vittoria che apre un campionato nuovo per la Virtus Roma.
Luca Dalmonte ha lasciato analizzare la gara all’assistant coach Federico Fucà: «Quando c’è da mettere la faccia ci sono io, quando c’è da dare un premio al lavoro che viene svolto dallo staff, che ogni giorno lavora alle mie spalle e che Federico rappresenta, credo che sia giusto sottolinearlo e ringraziare per il supporto che ogni giorno dà non solo a me ma anche alla squadra».
Queste le parole di Federico Fucà: «Sono qui in rappresentanza di tutto lo staff e ringrazio Luca di questo gesto che di mostra il valore di Luca come persona e come allenatore perché questa scelta, dopo una vittoria in cui i suoi meriti sono tantissimi, ne dimostra il valore come uomo e come persona. E’ stata una partita facile da leggere, volevamo riscattarci e vincere contro quella che dal punto di vista tecnico, talento e della fisicità rappresenta una corazzata. Abbiamo fatto fatica come era nelle previsioni, ma l’aspetto positivo è che squadra è rimasta compatta anche quando era sotto, perché poi quando ti entrano i canestri diventa tutto più semplice».