Virtus Roma, sconfitta di misura ad Avellino (84-82)

Virtus Roma, sconfitta di misura ad Avellino (84-82)

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SIDIGAS_AVELLINO_-_ACEA_VIRTUS_ROMA235Sidigas Avellino-Acea Virtus Roma 84-82 (15-19, 38-31, 57-48)

Sidigas Avellino: Thomas 25, Biligha ne, Lakovic 3, Richardson 2, Spinelli 4, Ivanov 20, Dragovic, Morgillo ne, Cavaliero 9, Riccio ne, Hayes 10, Dean 11 All. Vitucci

Acea Virtus Roma: Goss 18, Reali ne, Tonolli ne, Righetti, D’Ercole, Taylor 12, Eziukwu, Hosley 10, Baron 14, Ignerski 16, Moraschini 4, Mbakwe 8 All. Dalmonte

La Virtus si perde nella confusione del Paladelmauro (inspiegabile come sia possibile che all’interno di un impianto di serie A si possa fare uso di trombette e sirene, vietate dal regolamento, per disturbare sistematicamente le azioni della squadra ospite) e, nonostante un finale nel quale recupera sino al -2, perde la prima gara di campionato. Di fronte aveva una Avellino ben organizzata, che ha messo in campo una migliore circolazione di palla e, nonostante Lakovic non sia incappato nella sua miglior serata (solo 3 punti per lui), è riuscita a portare a casa il match grazie ad un Thomas sontuoso. Per Roma, ci sono ancora tanti margini di miglioramento, con una gestione della gara da parte di coach Dalmonte che in alcuni momenti ha lasciato qualche dubbio. Il coach virtussino non è stato certo aiutato dalla prestazione dei centri Mbakwe ed Eziukwu, letteralmente dominati dai dirimpettai campani, ma ci si chiede come mai D’Ercole possa esser lasciato così tanto tempo in panchina, quando la carenza maggiore palesata fino ad ora dalla squadra è proprio la mancanza di fosforo in regia. Un ottimo Goss, accesosi però solo nei minuti finali della gara ed Ignerski, con una solida prova, non sono riusciti a regalare la terza vittoria di fila.

La partita. Parte meglio Roma: solida difesa e attacchi rapidi, si prova subito la fuga con Ignerski (5-13 al 5’). Lakovic e Taylor danno vita ad un bel duello ma a farne le spese è lo sloveno che al 7’ commette il secondo fallo. Baron e Ignerski continuano a segnare da tre, ma Cavaliero propizia il primo vantaggio avellinese (20-19 al 12’). Padroni di casa che con Ivanov, Thomas ed il supporto di Hayes, firmano un parziale di 11-0 (31-25 al 18’) e che fa chiudere loro il quarto sul 38-31.

Nonostante un Lakovic in difficoltà, la Sidigas trova i rimbalzi di Ivanov, i punti di Thomas ed uno Spinelli lucido in uscita dalla panchina. Roma sembra perdersi nella pochezza del proprio attacco, confusionario e mal gestito da Goss che tutto è tranne che un play, paga una sterilità offensiva lunga che permette agli irpini un allungo che sembra quello buono ed il quarto si chiude 57-48. L’ultima frazione, invece, regala emozioni non preventivabili fino a qualche minuto prima. Avellino prova a spaccare la gara. La tripla di Hayes al 35’ regala il +12 (71-59). Roma ha risorse insperate. Dalmonte abbassa il quintetto e trova i tiri pesanti di Baron, Taylor e soprattutto di Goss che ne infila quattro. Avellino trema: a 15” dalla sirena Taylor fissa il meno due (83-81). Il fallo sistematico su Lakovic frutta solo un 1/2 (84-81). Con poco più di sette secondi sul cronometro viene sanzionato fallo antisportivo a Ivanov su Taylor, che però realizza solo un libero (84-82). L’ultima azione la gestisce lo stesso playmaker romano, che prova un’entrata a canestro che però si spegne sul ferro e da il là alla festa biancoverde.

Sarebbe stato bello dedicare la vittoria a Fabio Mannoni, storico tifoso della Virtus e anche grande romanista, che nella serata di sabato ci ha lasciati a soli 40 anni. La Virtus, così come tutto il mondo del basket romano e regionale, si è unita al dolore della famiglia. Ciao Fabio, mancherai a tutti.

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