CORRIERE DELLO SPORT (A. BARILLA’) – Già entro questa settimana, Mirko Vucinic potrebbe vestire di bianconero. La cena di mercoledì a Milano tra l’amministratore delegato della Juventus Beppe Marotta, il presidente pro tempore della Roma Roberto Cappelli e il direttore dell’area amministrativa giallorossa Claudio Fenucci, ha permesso infatti di spianare gli ultimi ostacoli, avvicinando le parti a un accordo ormai scontato: prossimo appuntamento non otre il week- end e stavolta, insieme con i dirigenti delle due società – per la Roma si aggiungerà il direttore sportivo Walter Sabatini, per la Juve il coordinatore dell’area tecnica Fabio Parati, appena rientrato dagli States – ci sarà anche Alessandro Lucci, manager dell’attaccante Montenegrino.
INTESA – Escluso l’inserimento di contropartite tecniche, la Roma ha ribadito la richiesta di 18 milioni di euro, mentre la Juve s’è dichiarata disposta a investirne al massimo 15: poteva diventare un problema, ma il ricorso ai bonus ha risolto tutto. La Juve verserà effettivamente 15 milioni per il cartellino, ma a questa base s’aggiungeranno costi aggiuntivi legati ai risultati sportivi ottenuti, secondo il modello già utilizzato per l’acquisto di Arturo Vidal dal Bayern Leverkusen. E’ su questi costi che ‘ balla’ ancora qualche differenza tra richiesta e offerta, ma ormai si tratta di dettagli. Lo stesso vale per il contratto di Vucinic: quadriennale da 3,5 a stagione più bonus ( alla Juve sono ormai prassi).
RILANCIO – Dopo l’irruzione del Manchester United, confermata dallo stesso Lucci, e i sondaggi di Arsenal e Atletico Madrid dei giorni scorsi, ieri s’è registrato il rilancio del Tottenham: in corso Galileo Ferraris non sottovalutano la concorrenza, ma si sentono abbastanza tranquilli, confidando nella determinazione a chiudere ( e pagare) subito che potrebbe far comodo alla Roma e nella volontà del calciatore che preferirebbe rimanere in Italia.
ATTACCO – Se nelle strategie iniziali Vucinic era destinato alla fascia sinistra di centrocampo, con Giuseppe Rossi obiettivo primario per l’attacco, oggi diventa lui primo rinforzo offensivo, essendo Pepito ufficialmente fuori dal mercato. Il presidente del Villarreal, Fernando Roig, l’ha ribadito al manager Federico Pastorello, spiegando che non intende smembrare una squadra già impoverita dalle cessioni di Santiago Cazorla e ( imminente) di Nilmar. Il patron, per la verità, anche lasciato balenare di poter accettare il sacrificio in cambio di 30 milioni di euro, ma a queste condizioni la Juve non tratta e Pastorello, che è anche mandatario bianconero, s’è momentaneamente defilato. Per la sinistra, dunque, si apre un buco ( più d’uno tra gli esterni in assoluto, viste le esigenze di Conte) e così ecco tornare in ballo – accanto a Diego Perotti del Siviglia ( il più apprezzato, ma blindatisssimo), Edjalgo Elia dell’Amburgo, Ibrahim Afellay del Barcellona e Juan Manuel Vargas della Fiorentina – Michel Basto del Lione.
UFFICIALE – Ufficializzata la cessione di Mohamed Lamine Sissoko al Psg: la Juve intasca sette milioni, distribuiti in tre esercizi, il centrocampista maliano firma un contratto triennale. Il prossimo addio può essere quelo di Amauri ( il Parma non si arrende), mentre il Cagliari stringe per Albin Ekdal, la Samp pensa seriamente ad Alexander Manninger, Catania e Bologna si contendono Sergio Brnardo Almiron.