Un’altra serata a Torino viziata da errori clamorosi della terna arbitrale. E’ l’eterna condanna della Roma, sin dai tempi del famigerato gol di Turone che se assegnato avrebbe permesso ai giallorossi di vincere uno Scudetto.
Quasi allo scadere del primo tempo il fattaccio nell’area di rigore bianconera: Abraham si invola verso la porta conclude a rete ma viene braccato da Danilo, la sfera finisce tra i piedi di Mkhitaryan che salta Szczesny subendo fallo da rigore. Orsato fischia il penalty mentre Abraham sta calciando in porta, rete che sarebbe valsa il pareggio.
Il giallo si infittisce quando il guardalinee sbandiera il fuorigioco ma il VAR conferma il rigore, perchè è Danilo deviando il pallone nel contrasto con Abraham a servire Mkhitaryan e non l’inglese.
Ripreso dalle telecamere di DAZN, Orsato spiega nel tunnel dello Stadium a Cristante: “Il portiere esce, fallo, rigore… No, fuorigioco… Fischio, tutti si fermano… E se non fischio?… Su rigore, non si dà mai il vantaggio eh…”. Spiegazione, questa, che però non regge a livello regolamentare. La norma del vantaggio, concessa a discrezione dell’arbitro in base alla fase di gioco e alla zona del campo in cui il potenziale fallo avviene, non ha infatti nessuna limitazione legata a un fallo da rigore.
Da segnalare anche l’ingresso in area di due giocatori bianconeri al momento del tiro dal dischetto di Veretout. Il rigore andava ripetuto
