La storia di Allegri si fa intricata. Come riporta il Corriere dello Sport, l’altra sera Berlusconi, quando ha dichiarato che Massimiliano Allegri aveva già definito l’accordo con la Roma e che l’annuncio sarebbe giunto dopo l’ultima partita di campionato, stava emergendo da un bagno di folla elettorale.
Dunque: era una battuta. Ma nessuno vieta di dire la verità ridendo. E’ una tecnica che Berlusconi ha utilizzato spesso: per sfogarsi, per sarcasmo, per tattica.
Allegri ha deciso di lasciare il Milan. Si è capito la sera stessa del pareggio con la Roma. Walter Mazzarri era il prescelto fino a qualche giorno fa. Poi il prediletto ha cominciato ad agire in maniera sospetta. Rimandando, riflettendo. Per questo dopo la partita contro il Milan, Sabatini ha incontrato Allegri, gli ha descritto l’offerta per lui, due milioni e otto l’anno per tre anni più i premi, e il programma di mercato che parte da una spesa minima di venti milioni, non proprio una miseria oggi come oggi. Allegri ha chiesto un paio di giocatori graditi. Si sono stretti la mano. La destra. Con la sinistra, Sabatini ha continuato a tenere aperti i canali di comunicazione con Mazzarri, il quale ha promesso una risposta per lunedì o martedì, e ha contattato pure Guidolin, Bielsa e Benitez. Ha imparato da tempo che non si sa mai.