CORRIERE DELLO SPORT – P. GUADAGNO – E’ scoppiato il caso Destro e il rischio è che tenga banco per tutta l’estate.
Ieri sera, infatti, davanti all’impossibilità di raggiungere un accordo con il Genoa, il Siena ha deciso di esercitare il suo diritto di riscatto per la comproprietà dell’attaccante per 1,3 milioni di euro: prima di mezzanotte sono state inviati in Lega un fax e una mail certificata. Il risultato è che il destino del bomber cresciuto nel vivaio nerazzurro è tornato completamente in bilico. Chi lo vorrà acquistare adesso dovrà trattare con entrambi i club e non più con uno soltanto. E’ una nuova comproprietà (eventualmente andrà discussa tra un anno…), ma è lecito immaginarsi una battaglia che a questo punto, oltre all’Inter, coinvolgerà anche la Juventus e la Roma. (…)
PREZIOSI CON MORATTI – Il banco è saltato ieri sera, dopo che Genoa e Siena si erano ritrovate per un ultimo tentativo di accordo. Fino a pochi minuti prima della fumata nera, in casa rossoblù continuava a trapelare un certo ottimismo, con Preziosi intenzionato a cedere Destro all’Inter. Non a caso era già stato fissato un nuovo incontro con il club nerazzurro per questa mattina. Anche dopo il riscatto del Siena, però, il presidente rossoblù ha voluto ribadire che «il giocatore non si muoverà senza il nostro consenso. A parità di condizioni per me andrà all’Inter. E anche se un’altra società dovesse offrire 10, contro i 9 dei nerazzurri io continuerò a dare a loro la mia metà». La realtà però è che adesso certi equilibri sono stati totalmente sconvolti, anche perché quasi certamente dietro il Siena c’è la Juventus, mentre è tutta da verificare la voglia di Moratti di catapultarsi in un’asta che si annuncia dispendiosissima. E, allora, attenzione alla Roma, come terzo incomodo.
LONGO E KUCKA – Peraltro, al presidente interista premeva innanzitutto riscattare tutto il cartellino di Longo. E l’operazione è stata conclusa in occasione del dal maxi-vertice avvenuto ieri pomeriggio tra il club nerazzurro e quello rossoblù: presenti anche Moratti e Preziosi, assistiti rispettivamente da Branca e Ausilio e da Capozucca e Zarbano, ma non da Lo Monaco. Di fatto si è trattato uno scambio di comproprietà, con quella del baby della Primavera («E’ un bravo ragazzo, ci sarà utile», ha detto il presidente interista) valutata alla pari di quella dello slovacco (quotata un anno fa ben 7,5 milioni di euro).
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