GAZZETTA DELLO SPORT (A. CATAPANO) – Sulla fede romanista non si discute. Di tutta la fa miglia Ferrero. Dalla figlia più grande, Vanessa, che pure ha voluto infilare nel Cda della Samp, all’ultimo nato, che ha chiamato Rocco Contento («Perché la felicità è un attimo, ma la contentezza dura sempre»). Tanto basterebbe, e invece sappiate che al l’andata, dopo un gol annullato alla Sampdoria, un’altra delle figlie, seduta accanto a lui, si esibì in un indimenticabile gesto dell’ombrello rivolto ai sampdoriani in tribuna.
SALE E DENUNCE – Non avrebbe bisogno di un imitatore, tanto è la caricatura di se stesso, ma CrozzaFerrero è esilarante fin dal suo incipit: «Forza Doria, forza lupi, so’ sepolto da li mutui». Nessuno è riuscito a capire bene se e quali fortune abbia accumulato, come abbia comprato il circuito di sale cinematografiche che fu di Cecchi Gori, undici solo a Roma. E invece, conoscendo il li vello della nostra Serie A, tutti hanno compreso perché nes suno abbia avuto da ridire di un presidente in gioventù condannato per abuso edilizio e più recentemente per una bancarotta da 40 milioni di euro e 500 dipendenti a spasso. Al sindaco Ignazio Marino, che gli contesta la proprietà della sala Troisi a Trastevere, l’altro giorno ha detto: «A Mari’, se insisti te denuncio». Paura.