Il Corriere della Sera – «Siamo stati scelti, potremmo essere gli orgogliosi proprietari nel giro di due settimane. Stiamo per lavorare sui dettagli, sono molto entusiasta». Dagli States parla Julian Movsesian, presidente della società assicurativa Succession Capital Alliance e compagno di cordata di Thomas R. DiBenedetto per l’acquisto della Roma. Tempi brevi, come sperano anche molti tifosi giallorossi che hanno chiaramente fatto la loro scelta, preferendo gli yankees alla via italiana di Angelucci, pesantemente contestato allo stadio, mercoledì, durante Roma-Brescia.
Thomas DiBenedetto (scritto esattamente così), 61 anni, bostoniano di origini italiane, sposato e padre di cinque figli, è presidente della società di consulenza e d’investimento Boston International Group dal 1983. Nel 1971 si è laureato in economia al Trinity College e successivamente ha conseguito un Master in business administration all’Università della Pennsylvania. È stato presidente del fondo di private equity Junction Investors Ltd. (1992) e del consiglio d’amministrazione dell’agenzia di lobbyng Jefferson Watermann International. Il suo interesse per la Roma fa il paio con il suo impegno sportivo nei Boston Red Sox, del campionato professionistico statunitense di baseball. Ecco perché c’è chi vede dietro di lui la New England Sports Ventures, società che ha già investito nei Red Sox e nel Liverpool.
I suoi partner nella cordata, oltre a Movsesian, sono Michael A. Ruane (associato alla TA Associates Realty, società con base a Boston che agisce nel settore immobiliare), i fratelli Falcone (anche il Falcone Group opera nel campo immobiliare) e Richard D’Amore (direttore della Veeco Instrument, impresa leader degli strumenti per le attività su nanoscala che nell’ultimo trimestre 2010 ha fatturato ricavi vicini ai 320 milioni di dollari).