S’è rivista la giugulare. Che è garanzia di gioia e Roma. Ci ha pensato lui, Daniele De Rossi, a ridare fiato a una squadra reduce da tre giorni oltre l’orlo di una crisi di nervi, l’incredibile sconfitta a Marassi con il Genoa, le dimissioni di Claudio Ranieri, l’arrivo in panchina di un vecchio amico come Vincenzo Montella. E, appunto, ieri, il recupero qui a Bologna, settantaquattro minuti decisivi per provare a mettersi alle spalle uno dei momenti più bui del biondo e della Roma.
FALLO DI MANO – Cinque, in realtà, sono stati i minuti fondamentali. Dal quarantesimo al quarantacinquesimo del primo tempo. Sempre con la giugulare in primo piano. Prima con un fallo di mano che ha fatto imbufalire il Bologna perché l’arbitro Banti ha sì fischiato la punizione a favore della squadra padrona di casa ma senza il cartellino giallo che sarebbe stato il secondo, quindi si sarebbe trasformato in rosso, visto che la giugulare pochi minuti prima era stato ammonito, giustamente, per un fallo su Ramirez. Poi, al tramonto di un primo tempo, anzi della mezzora che rimaneva da giocare, che la Roma aveva condotto con sufficiente personalità, segnando il gol che alla fine si è rivelato quello decisivo tirando fuori i giallorossi dal pozzo in cui si erano andati a cacciare dopo il misero punto conquistato nelle ultime quattro partite. Raccontaci, allora, Daniele: «Partiamo dal fallo di mano. Non faccio fatica a dire che se fosse capitato un episodio del genere a nostro favore, probabilmente avrei protestato anch’io, ma credo che l’arbitro abbia preso la decisione giusta. Detto questo aggiungo pure che l’arbitro ci ha spiegato la regola che non obbliga all’ammonizione quando non si interrompe o si dà il via a un’azione pericolosa. E’ una questione di interpretazione, insomma» .
GOL – Il calcio, poi, in certe situazioni è quasi una regola matematica. Puntuale, è successo pure questa volta. Perché proprio il biondo di Ostia, pochi minuti dopo, è andato a realizzare il gol partita, il gol che ha dato alla Roma tre punti fondamentali per continuare a sperare in una rincorsa a una posizione da Champions League che a questo punto non può che essere il massimo traguardo possibile: «Sono felice ovviamente di aver segnato, ma sono felice soprattutto perché abbiamo vinto. Venivamo da un periodo difficile, avevamo bisogno di questi tre punti. La cosa che mi soddisfa di più è che la Roma qui a Bologna ha ritrovato lo spirito giusto e battagliero, quello che ci vuole per vincere le partite. Non potevamo cominciare meglio l’avventura per il nostro nuovo allenatore Vincenzo Montella. Io, come tanti miei compagni, lo conosco da tanto tempo. Anche come tecnico ha dimostrato quella personalità che ha sempre avuto anche da calciatore. Non è che in questi due giorni ci abbia potuto dire chissà che cosa, però siamo tornati a vincere. Ha iniziato con una voglia incredibile e in qualche modo tutti noi l’abbiamo avvertita. Il modulo con cui abbiamo giocato è quello che probabilmente è più congeniale a questo gruppo di giocatori. Ora godiamoci questa vittoria, ma da domani pensiamo al Parma. Abbiamo bisogno di una serie di vittorie per poter risalire ulteriormente in classifica » .