Il Tempo (A.Austini) – Dalle lacrime di disperazione all’esplosione di gioia. Da venduto alGenoa a protagonista ritrovato nella Roma.
Quando ha saputo che la società lo aveva praticamente ceduto, in prestito con diritto di riscatto, al club di Preziosi s’è messo a piangere dalla delusione. Ma sabato ci ha pensato Sabatini a restituirgli il sorriso: il diesse ha fatto saltare l’affare col Genoa, temendo che la squadra si indebolisse con la sua partenza (e il Milan si muoveva dietroPreziosi), e lo ha comunicato al ragazzo che lo ha abbracciato per la felicità. Al resto ci hanno pensato Garcia, lo stesso Iturbe e la Roma tutta: l’ingresso dell’argentino si è rivelato subito decisivo, con il primo scatto bruciante che ha causato l’espulsione diEvra. I romanisti sono contenti della conferma di Manuel e glielo hanno testimoniato con l’applauso al momento della sua entrata in campo. L’avevano già fatto sui social network, con l’hashtag #saveIturbe diventato presto di «tendenza».
Per mettere la parola fine (almeno per quest’anno) sul futuro dell’attaccante si è presentato direttamente Sabatini davanti alle telecamere prima del fischio d’inizio della gara con la Juve. «Voglio scusarmi con il Genoa, il suo presidente e i loro tifosi: ho deciso di fare una trattativa con loro per la crescita di Iturbe, perché in quella di Gasperini è una squadra che gioca un calcio fantastico consono alle sue caratteristiche. Poi però ho avuto il dubbio di indebolire la Roma e ho cambiato idea. Alla fine resterà e ci aiuterà a vincere».La porta per un’altra cessione in attacco resta aperta e oggi, nell’ultimo giorno di mercato, dovrebbe varcarla il solo Ibarbo, ormai in parola con laSampdoria. «Ha avuto qualche indecisione – racconta Sabatini – lo abbiamo ascoltato. Noi vogliamo tenerlo, dipende da lui».
E Ljajic? Dovrebbe restare. Il serbo ha rifiutato l’Aston Villa, il West Ham e almeno un’offerta dalla Germania. Ha aspettato solo l’Inter e continuerà a farlo oggi, con pochissime speranze di successo. Difficile a questo punto che possa fare il viaggio inverso da Milano Juan Jesus, mentre Bruno Peres è destinato a rimanere a Torinoalmeno fino a gennaio. «È stato a lungo nei nostri obiettivi – chiosa Sabatini che un ultimo tentativo lo farà in ogni caso- ma abbiamo dovuto fare i conti con la crescita di Florenzi che potrà imporsi in questo ruolo e abbiamo anche Maicon». Ieri non c’era. È arrivato invece all’aeroporto all’alba Ponce, che poi ha seguito Roma-Juve in tribuna con l’altro neo-acquisto Vainqueur. Entrambi sono scesi negli spogliatoi a fine match, per il giovane bomber ci sarà spazio subito in prima squadra.