De Rossi è una tesi di laurea

De Rossi è una tesi di laurea

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IL ROMANISTA – G. DOUCY – Gaëtan Doucy è uno studente belga. Anzi, un ex studente, perché si è appena laureato.

Lo ha fatto con una tesi di laurea su Daniele De Rossi e il libro dedicato al centrocampista della Roma “Il mare di Roma”, scritto da Tonino Cagnucci. Gaëtan ci ha inviato questo pezzo, che volentieri pubblichiamo.

L’essere tifoso e la passione non sono solo comprare una maglietta o dire “io tifo questa squadra”. L’essere tifoso significa dare un senso alla tua vita grazie alle tue passioni. Ho avuto la fortuna di farlo combinando la mia passione, la Roma, ai miei studi di traduttore. L’ho fatto traducendo per la mia tesi il libro di Tonino Cagnucci, Il mare di Roma, che oltre ad essere una biografia esaustiva su Capitan Futuro, è anche un racconto scritto in un modo molto originale e poetico. Farlo accettare ai professori della Facoltà di Traduzione e di Interpretazione di Mons (in Belgio e alla guida della Seconda MoU-UN, una conferenza organizzata in partnership l’ONU), dove di solito, si fanno delle tesi molto più “serie”, non è stato facile. Però, con la mia determinazione e le numerose qualità del libro, i professori hanno accettato di lasciarmi giocare questa grande sfida.

Quindi, durante un anno, ho letto e fatto tante ricerche per essere in grado di tradurre ogni minimo significato di ogni riga, e spesso anche quello che si “nasconde tra” le righe. Durante questo lungo lavoro, ho avuto l’onore di incontrare lo scrittore, che mi ha dato una mano straordinaria con una simpatia infinita. Senza il suo grande aiuto, non sarebbe stato possibile fare una tesi così gratificante. Poi, è arrivato il giorno della discussione della tesi, il che è quasi il Giudizio Universale per un ragazzo che sogna da tempo di poter fare una carriera nel campo della traduzione. Quando mi è stato riferito il mio voto (…), ho toccato il cielo. Ho compiuto il mio più grande desiderio e un sogno. Ormai, posso incominciare una carriera che unisce le mie passioni e dare il via libera alla mia vita post-università. Tutto questo è stato possibile grazie agli esempi dati da persone che neanche s’immaginano averlo fatto. Daniele De Rossi è stato senza dubbio la mia “musa”: l’ho preso in esempio per la grinta, la voglia di non mollare mai e di dare tutto, per potere oltrepassare i miei limiti. Anche le mie origini italiane sono state importantissime nella mia storia: mio nonno ha lasciato l’Italia per sudare nelle miniere belghe e non si è mai lamentato, anche quando trascorreva mesi senza vedere i suoi.

Io dovrei avere la fortuna di lavorare nei campi che mi piacciono di più, ma sarà stato possibile solo grazie al suo coraggio, alla mia famiglia e al pizzico di fortuna che ci vuole sempre. La mia storia non è certo comune ma non è straordinaria: in questo periodo di crisi, tanti giovani fanno di tutto per sopravvivere, talvolta riescono a farlo compiendo i loro sogni. Questo mio racconto ha soprattutto lo scopo di consegnare un messaggio di carica a chi non crede più nei sogni e a chi si dimentica di compierli.

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