IL MESSAGGERO – M. FERRETTI – A giudicare da quanto accaduto anche ieri a Trigoria, la Roma anti Lazio sembra fatta. C’è ancora tempo per provare soluzioni alternative, ma – se non ci saranno controindicazioni – Zdenek Zeman domenica pomeriggio dovrebbe mandare in campo Goicoechea tra i pali, linea di difesa con (da destra a sinistra) Piris, Burdisso, Marquinhos e Balzaretti, centrocampo con De Rossi intermedio di destra, Tachtsidis centrale e Florenzi mediano di sinistra, in attacco Lamela, Osvaldo e Totti.
Conferma in vista, insomma, per Goicoechea (Stekelenburg sta svolgendo soltanto un lavoro differenziato) e Burdisso, che con la buona prova offerta contro il Palermo ha spedito Castan tra le riserve. La (grande) novità è legata al nome di De Rossi, non impiegato domenica passata: DDR sia mercoledì che ieri pomeriggio è stato provato nel terzetto dei titolari, sempre alla destra di Tachtsidis. […]
Goicoechea, come detto, dovrebbe essere ancora il portiere della Roma. E l’impressione è che l’uruguaiano continuerà a essere titolare anche quando Stek avrà recuperato al cento per cento dal leggero infortunio rimediato a Parma. Raccontano di uno Zeman molto perplesso riguardo al ko dell’olandese e alla sua indisponibilità per il Palermo, ma non va dimenticato che Goicoechea è stato fortemente voluto alla Roma proprio dal tecnico boemo. Non lo conosceva praticamente nessuno tranne Zeman, che era stato relazionato sul conto del giovane portiere dal compianto Franco Mancini. Il boemo non appena tornato a Trigoria ha chiesto alla Roma di acquistarlo, il ds Walter Sabatini l’ha accontentato e in poco tempo Goicoechea da terzo, complici le indisponibilità di Lobont prima e Stek dopo, è diventato il primo portiere della Roma. Per lui sarà il primo derby, così come per tanti suoi compagni. Tipo Balzaretti, Marquinhos, Piris, Tachtsidis e lo stesso Florenzi che pure ne ha giocati a decine nel settore giovanile.