GAZZETTA DELLO SPORT (A. PUGLIESE) – Ci sono incroci nel calcio che segnano il destino. Incroci che nascono sulle amicizie vere, merce rara a queste latitudini. Come quella tra De Rossi e Montella, nata 14 anni fa e costruita strada facendo tra sorrisi, sudore e qualche ferita (leggi separazioni, dove Montella — avendola vissuta prima — fu prodigo di consigli). Un’amicizia che domani vivrà l’ennesimo snodo e che poteva avere un futuro diverso. Come a inizio 2011, quando Vincenzo diventò non solo amico ed ex compagno, ma anche allenatore di Daniele.
SOGNANDO GLI STATES Del resto De Rossi è persona di grande sensibilità, Vincenzo di onestà intellettuale. Il feeling era dietro l’angolo, si sono piaciuti subito. E ora De Rossi spera di imitarlo per il finale di carriera: Vincenzo andò a Londra (al Fulham, dove ha ancora una casa), Daniele sogna gli States: «Ho delle fisse fin da piccolo: mi affascinerebbe giocare con il Boca Juniors o andare a vivere negli States. Magari ci andrò a finire la carriera, chissà». Per ora deve rimettere le ali alla Roma, fin da Firenze. E pazienza se Montella in 8 gare contro la Roma non ha mai vinto, stavolta all’amicizia non ci penserà.