Destro al via «Roma, non ho paura e non m’accontento»

Destro al via «Roma, non ho paura e non m’accontento»

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GAZZETTA DELLO PORT – M. CECCHINI – L’oggetto del desiderio di tutto il calcio italiano che conta è lì dietro la scrivania, con l’aria imbarazzata, la zazzera trendy e le idee apparentemente chiarissime. Mattia Destro ruba la scena(per una volta) anche al direttore generale Franco Baldini, che lo accompagna snudando un sorriso soddisfatto destinato a ricordare ai più anziani (ahinoi) quelli archeologici dell’era Sensi (Franco). Corsi e ricorsi.

Progetto Diplomazia impone che i tormenti della scelta vengano archiviati, e così il dribbling alla Juventus viene depotenziato così dallo stesso Baldini. «È stata una trattativa lunga e con tanti attori in commedia. Mattia aveva dato la sua disponibilità e ci tengo a ringraziare il presidente Preziosi per avere mantenuto la parola data a Sabatini. Spero che il giocatore possa confermare le qualità già messe in mostra la scorsa stagione». Con questo assist, Destro va in gol agevolmente. «Mi ha convinto la voglia che ha avuto la Roma di prendermi e soprattutto questa grandissima piazza, l’allenatore, soprattutto la squadra. Abbiamo un progetto importante e ce la metteremo tutta per portarlo a termine. È vero che è stata una trattativa importante, ma sono giovane e quindi penso che sia stato un mese abbastanza delicato per la mia carriera. Ho cercato di scegliere la soluzione migliore e adesso sono pienamente convinto della mia scelta».

Ruolo & concorrenza Un tema assai sentito è quello della sua posizione in campo: centravanti o esterno? «Io sulla fascia ho giocato, quindi non sarebbe un problema. L’importante è mettersi a disposizione dell’allenatore della squadra, ma io posso ricoprire entrambi i ruoli». Meglio così perché gli attaccanti sono parecchi, perciò la duttilità gli potrà essere senz’altro utile per ritagliarsi spazio, anche se Mattia non è tipo da accontentarsi di comode panchine. «La concorrenza è tanta, ma penso che qualsiasi giocatore non debba accontentarsi di nulla. C’è un allenatore, ci sono gli allenamenti e uno deve dare il massimo, poi sarà il tecnico a prendere le decisioni. Certo, nel reparto avanzato ci sono giocatori importanti, ma sarà bello confrontarsi con loro».

Responsabilità Essere stato l’uomo vetrina del mercato sembra non preoccuparlo. «Non mi sento carico di troppe responsabilità perché, quando ce n’è stato il bisogno, in qualsiasi squadra in cui abbia giocato me le sono sempre prese. Anzi, mi piace. Non sono uno che si tira indietro». Per questo non lo fa nemmeno quando si parla di scudetto. «Ci stiamo allenando bene per fare un grande campionato. Poi piano piano vediamo come procede». A proposito di allenamenti, ieri è filtrato da Trigoria che l’attaccante alle visite abbia mostrato un menisco discoide, che ha scatenato illazioni su possibili sconti da chiedere al Genoa. Tutto falso, la replica secca della Roma. La conformazione del menisco dell’attaccante non dà nessun problema al giocatore (lo ha dimostrato in campo), tant’è che i medici hanno dato il via libera all’acquisto e alla successiva presentazione, così da non fornire alcun motivo per mettere in pericolo l’ottimo feeling con Preziosi.

Grazie Totti Spiegato che col padre Flavio (ex difensore di Serie A) parla di calcio molto poco (lo abbiamo 24 ore su 24 nella nostra vita, perciò cerchiamo di evitare»), Destro concede il classico pensiero per capitan Totti. «Per un giovane avere a fianco un giocatore come lui penso sia eccezionale, anche perché è un giocatore fantastico che ti mette nelle condizioni di far bene. Non poteva andarmi meglio». Titoli di coda sull’elegante dribbling riservato da Baldini alle domande sul possibile corteggiamento di altri club a De Rossi e Osvaldo. «È la giornata di Destro, vorrei limitarmi a questo», spiega compunto. Meglio così. Le malinconie — se mai dovessero arrivare — ci sarà sempre tempo per condividerle.

 

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