IL MESSAGGERO – A. ANGELONI – Trauma contusivo al piede sinistro. È questa la diagnosi per Destro dopo gli esami strumentali ai quali si è sottoposto ieri. Nulla di grave al punto che l’attaccante oggi dovrebbe svolgere almeno una delle due sedute di allenamento previste da Zeman che ieri, in un confronto prima di iniziare il lavoro, è stato abbastanza severo con i giocatori. Si profila invece un lungo stop per Lobont: dopo aver effettuato la visita specialistica, il portiere romeno dovrà rimanere a riposo per due settimane a seguito della forte contusione alla milza riportata con la propria nazionale. In seguito, dopo altri esami, verrà valutata la situazione. Per rivederlo in campo ci vorrà almeno un mese. Anche per Bradley il rientro non è vicinissimo. Nonostante alla ripresa abbia svolto con il gruppo la parte atletica, tornerà a disposizione presumibilmente la settimana dopo Juventus-Roma. Lo statunitense sta lavorando, infatti, per esserci nella gara casalinga contro l’Atalanta prima della sosta. Buone notizie invece da De Rossiche continua nel recupero. Se non ci saranno problemi nei prossimi giorni, è sempre più probabile che il centrocampista possa anticipare il rientro, rispetto a quanto preventivato inizialmente, ed essere così disponibile per l’impegno infrasettimanale all’Olimpico contro la Sampdoria il 26 settembre.
Intanto ieri l’agenzia di stampa specializzata in economia, Bloomberg, ha parlato indirettamente di due club italiani, Juventus e Roma, a proposito di alcune operazioni di mercato con l’Uruguay legate ad Estigarribia e Piris, alludendo al fatto che la società di provenienza, il Deportivo Maldonado, sarebbe a tutti gli effetti un club fantasma. Un discorso che coinvolgerebbe anche il Club Atletico Rentistas, squadra che ha fatto affari con il Porto nell’operazione legata a Hulk. L’Uruguay, secondo Rodrigo Garcia, consulente-avvocato dei club in questione, è «un paradiso fiscale dove la tassazione sulle operazioni è del 5% anziché che del 20%». Numeri che non possono non attrarre il mercato del pallone. La Fifa non ha replicato all’agenzia di stampa americana. Lo ha fatto invece la Roma, uno dei club citati dall’articolo, specificando con una nota che l’acquisizione del calciatore è avvenuta quando militava in prestito al San Paolo «e non ci è sembrato significativo che il cartellino appartenesse al Maldonado». Ieri Sabatini ha avuto un colloquio con Piris per confermargli la fiducia della società.