IL ROMANISTA – C. ZUCCHELLI – Per l’Udinese non ce la farà, la speranza – sua e della Roma – è che possa tornare tra una settimana a Parma. Gli esami a cui è stato sottoposto ieri Mattia Destrohanno evidenziato una elongazione al soleo della gamba destra. Il giocatore continuerà le cure e verrà valutato di nuovo nei prossimi giorni. Già certo però uno stop di 7-10 giorni, che lo costringerà a saltare la sfida con l’Udinese domenica sera e forse anche il successivo impegno di campionato infrasettimanale col Parma.
Il problema di Destro al polpaccio, accusato alla vigilia della trasferta di Genova, toglie qualsiasi dubbio su chi domenica giocherà al centro dell’attacco. Toccherà ancora una volta a Dani Osvaldo, più gol che presenze con la Roma quest’anno (5 reti in 4 gare giocate) e una forma, anche mentale, che in questo momento, è importantissima per Zeman e per la Roma tutta. Con lui, a formare il tridente offensivo, un Lamela sempre più in crescita (e sempre più convinto anche durante gli allenamenti) e il Capitano Francesco Totti, che pure ieri non si è allenato per via del problema al ginocchio accusato negli ultimi istanti di Genoa-Roma. Per Totti solo fisioterapia nel primo allenamento settimanale, ma il suo rientro in campo è previsto a breve (oggi differenziato e domani col gruppo) e considerando che siamo ancora a mercoledì per la partita di domenica sera non è considerato a rischio. Non lo sono neanche Taddei e Florenzi, che insieme al Capitano hanno fatto fisioterapia ieri. Il centrocampista, uscito distrutto dalla partita di domenica sera, dovrebbe giocare di nuovo dall’inizio con Tachtsidis e De Rossi.
Alle sue spalle però scalpitano Bradley e Pjanic e considerando gli impegni ravvicinati (dopo Udinese e Parma, il Palermo in casa) Zeman potrebbe anche decidere di dargli un turno di riposo. Chi giocherebbe al suo posto, tra lo statunitense e il bosniaco, però non si sa. Entrambi sono entrati al Ferraris nel secondo tempo ed entrambi scalpitano per avere un’occasione dall’inizio. Molto, anzi tutto, dipenderà da come si alleneranno oggi, domani e dopodomani: due doppie sedute e un allenamento pomeridiano per un totale di cinque a disposizione per convincere Zeman. E per dimostrare che l’abbondanza di scelte per la Roma è solo un bene. I due giocatori stanno vivendo con serenità questo momento anche se dei due Pjanic è quello più impaziente perché ha voglia (e bisogno) di dimostrare che lui in questa squadra può starci. Anche in un ruolo che non sente suo, come ha ammesso la scorsa settimana in un’intervista a Sky. Tra quelli che ieri hanno fatto differenziato, ma sul campo, anche Lobont e Burdisso. Il primo sta ancora recuperando dalla frattura alla mano, il secondo è ancora alle prese col mal di schiena e sta cercando di forzare per essere a disposizione domenica sera dal primo minuto. Difficilmente però giocherà dall’inizio: la coppia Marquinhos-Castan ha fornito ampie garanzie e Zeman non sembra intenzionato a cambiare.
Così come non sembra intenzionato a cambiare sugli esterni dove Piris e Balzaretti non si toccano. Il paraguaiano in particolare, dopo i progressi dell’ultima partita, ha bisogno di giocare e di prendere sempre più confidenza con la squadra e sicurezza in se stesso. Da un esterno sicuro a uno che è ancora un’incognita. Dodò ieri non si è allenato per via di una leggera sindrome influenzale ma anche se avesse lavorato coi compagni difficilmente Zeman lo avrebbe preso in considerazione per l’Udinese. «È ancora al 50%», le parole del boemo sabato in conferenza stampa. Per adesso, quindi, di convocazione non se ne parla.