La festa a piazza del Popolo di mercoledì per i 94 anni della Roma rischia di accendere un nuovo focolaio di Covid. L’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato nel commentare i dati sull’andamento della pandemia – ieri in netto rialzo – è stato chiaro: «Le aggregazioni incontrollate sono benzina nel motore del virus» e dunque l’invito a «non abbassare la guardia, serve maggiore attenzione». Da Palazzo Valentini trapela la preoccupazione a cui seguiranno, se i contagi dovessero continuare a salire, provvedimenti di contenimento. Anche a fronte di quanto accaduto mercoledì in piazza del Popolo per i festeggiamenti del compleanno della Roma: partiti da 500 i tifosi e gli ultrà sono arrivati a un migliaio in un raduno di fatto non preavvisato alla Questura ma comunque gestito dalle forze dell’ordine, che però non hanno potuto contenere l’eventuale diffusione del virus.
Come scrive il Messaggero, la Digos è al lavoro per identificare gli artefici del raduno e anche coloro che hanno acceso i fumogeni tra le strade del Centro fino a Fontana di Trevi. Le indagini sono in corso e non appena arriveranno i nomi e i cognomi questi soggetti saranno denunciati in Procura. La Prefettura è pronta d’accordo con Regione, a valutare un piano di misure. L’ipotesi più credibile è che manifestazioni estemporanee potrebbero non essere più tollerate.