GAZZETTA DELLO SPORT – «Nonostante la stagione deludente dello scorso anno, in città si respira un entusiasmo incredibile. Ed il merito, al 90%, è tutto di Zeman». Le parole sono quelle di martedì scorso di Daniele De Rossi,l’entusiasmo — contagiante — è invece quello che si respirerà domenica sera all’Olimpico, quando ci saranno ben 50.000 persone a salutare il ritorno ufficiale del tecnico boemo su una panchina di Serie A. Sarà un vernissage, una festa che la Roma si augura di bagnare, a fine serata, anche con una bella bottiglia di champagne. Esattamente come quelle che verranno aperte nella nuova area-ospitalità dell’Olimpico, quella che dovrebbe contribuire ad accrescere i ricavi e creare l’indotto da business class intorno al marchio Roma.
È quasi tutto pronto, il Coni sta sistemando le ultime sedute della tribuna autorità, che verrà ribattezzata «Tribuna 1927». Lì, contro il Catania, si potrà cominciare a parlare di lavoro, trattative, mercato, gustando anche cene prelibate con vista-Totti. CHE FEBBRE Cinquantamila persone, dunque. È la proiezione (probabilissima, considerando che a ieri sera si erano venduti oltre 17.000 biglietti, da aggiungere ai 23.000 abbonati) che dà il termometro della febbre Zeman. Con lui, la gente giallorossa ha dimenticato di colpo i dolori della gestione-Luis Enrique ed ha ripreso a sognare come ai tempi di Capello o Spalletti. Già, Spalletti, l’ultimo allenatore che ha bagnato un esordio stagionale in giallorosso con una vittoria. Successe esattamente 5 anni fa, il 26 agosto 2007, con la Roma che violò (2-0) il Barbera di Palermo. Nei due anni successivi il tecnico di Certaldo pareggiò in casa con il Napoli (1-1), poi perse a Genova 3-2. Niente da fare neanche con Ranieri (0-0 con il Cesena nel 2010-11) e Luis Enrique (1-2 lo scorso anno in casa con il Cagliari). L’unico rischio, dopo l’en-plein centrato nel pre-campionato (9 vittorie in 9 amichevoli), è che si dia tutto troppo per scontato. Il Catania è un avversario vero, probabilmente anche più forte del Liverpool (formato-riserva), del Rapid Vienna e dell’Aris Salonicco sconfitti in questo avvio di stagione. A spingere la Roma, però, ci saranno anche quei 50.000 lì. E con l’entusiasmo che c’è oggi intorno alla squadra, non è poco.
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