Il Tempo (E.Menghi) – Hanno colpito il cuore del calcio. Hanno reso insicuro un posto dove la gente va per divertirsi, e tifare. Hanno cancellato il dolce ricordo del derby vinto imponendone uno drammatico. Tornare alla normalità è il diktat di Rudi Garcia, che una settimana fa era allo Stade de France mentre «questi che per me non sono persone» si facevano esplodere generando il panico a Parigi. A Bologna si gioca per provare a riprendersi la vetta, ma anche per mandare un segnale a chi ha provato a destabilizzare l’intero mondo dello sport. «Hanno attaccato le nostre fonti di piacere: un ristorante, un concerto, una partita di calcio. Dobbiamo restare uniti – l’appello del tecnico francese – e continuare a vivere. Spero che tutti i grandi di questo mondo, e i politici, trovino presto una soluzione al terrorismo cieco. Il fatto che la Francia abbia subito giocato contro l’Inghilterra è stata un’ottima risposta. Il calcio è uno spettacolo e la vita è già abbastanza dura per cancellare tutti i momenti di piacere. Noi abbiamo fiducia in chi si occupa della sicurezza e i calciatori, nel momento in cui si tolgono gli abiti in borghese, dovranno essere bravi a pensare di sfruttare il piacere di fare il più bel mestiere del mondo».
La classifica dice che non c’è nulla di deciso, ma a Bologna i giallorossi devono vincere per rimanere in alto assieme alle concorrenti per lo scudetto: «Probabilmente si deciderà tutto all’ultima giornata. Speriamo che Florenzi abbia ragione nel dire che questa è la Roma più bella di sempre, così avremo più chance di ottenere quello che vogliamo». Destro proverà a fare il guastafeste, ma per Garcia «sarà un piacere rivederlo: è stato protagonista qui. Inizia un nuovo ciclo e ciò che conta è vincere, il resto non mi interessa». Ex e terroristi non gli fanno paura.