Il Messaggero (A.Angeloni) – Ci sarà tanto da rivedere, perché la prestazione non è stata scintillante, di sicuro i tre punti regalano un sorriso a Garcia, che ora può pensare al Barcellona avendo la pancia un po’ più piena. Di sicuro, il tecnico francese, non si aspettava un Frosinone così tosto. «Complimenti, ha lottato su ogni palla e se continua così farà una stagione importante». E la Roma? «Dovevamo chiudere prima la partitasarebbe stato meglio per metterci al riparo da sorprese. Inquadriamo poco la porta. Un passo indietro rispetto alla prestazione con la Juve? Chi conosce un po’ di calcio sa che quando si affronta la Juventus in casa è una partita differente rispetto a quando si gioca in casa di una neopromossa. Serve un campo di qualità, con dimensioni normali per giocare bene. Nel primo tempo abbiamo fatto solo un tiro in porta su undici e se avessimo migliorato questa percentuale l’avremmo chiusa prima. Ma, ripeto, è la prima volta nella stagione che non prendiamo gol».
L’uscita di Dzeko dopo pochi minuti della ripresa ha agevolato la squadra nella pericolosità. «Edin aveva giocato in Nazionale, gli ho detto che lo avrei tenuto poco in campo».
LE STRANE COPPIE – L’esperimento Totti-Dzeko ha funzionato poco, quello di Keita-De Rossi appena appena meglio. Rivedibili entrambe le coppie, comunque. «C’è da migliorare, bisogna continuare a lavorare. Edin non è qui da tanto tempo e su questo modulo abbiamo bisogno di automatismi. La cosa più importante è che non abbiamo avuto infortuni.Questa partita andava gestita: se si vince e non ci sono infortunati, posso solo pensare positivo». Poi c’è il “buono” e il ”cattivo”, Iturbe e Gervinho.