Ranieri è un fastidio insopportabile? La Roma prova a reagire con stile, affidando a Giampaolo Montali la replica alle dichiarazioni dell’ex tecnico. «Intanto, di quali frasi parliamo? Perché ce ne è una al giorno— comincia il direttore operativo—. Capiamo la sua amarezza ma non ci riconosciamo nelle sue parole; d’altra parte, lui stesso aveva definito straordinario il suo anno e mezzo. Erano gli stessi giocatori e la stessa società. La Roma vuole cambiare profilo e ha uno stile. In questo momento potremmo dire tante cose, eppure preferiamo non farlo. Adriano? Cerchiamo una soluzione intelligente, portando rispetto per un giocatore che si è infortunato lottando in campo. Ora supportiamo Montella, che sta lavorando con entusiasmo, si è inserito proprio bene» .
De Rossi A proposito di Ranieri, dallo spogliatoio Daniele De Rossi lancia un messaggio sibillino. «Si sappia che non è assolutamente vero che Totti è da solo» . E’ soddisfatto, Vincenzo Montella propone la sua analisi. «Abbiamo affrontato un Lecce organizzatissimo. Sì, soffriamo sulla fascia di Vucinic, spesso le azioni dei gol avversari nascono lì, però sappiamo che Mirko è molto offensivo, quindi dovremo attrezzarci meglio. Mi è piaciuto lo spirito della squadra, anche sul rigore evidentemente c’era chi voleva assumersi certe responsabilità. Ora la Champions. In Ucraina sarà una gara secca, andiamo per qualificarci» .
Polemiche In casa Lecce, il presidente Pierandrea Semeraro è durissimo sull’arbitro Damato: «E’ stata una direzione orrenda, spocchiosa, l’arbitro non è stato all’altezza: c’erano due rigori per noi. Ora dovremmo chiamare a raccolta i parlamentari salentini; sarà contento il presidente della Provincia di Brescia…» . Gigi De Canio va oltre: «Damato è una persona seria, è un grande arbitro, se ha sbagliato lo avrà fatto in buona fede. Secondo me, nella ripresa c’erano tre rigori per il Lecce: fallo di mano di Perrotta su colpo di testa di Jeda, rigore netto, sacrosanto, e poi Burdisso su Corvia e Menez su Fabiano, che, a parti invertite, sarebbe stato assegnato» .
