La Gazzetta dello Sport (F.M.Ricci) – Nel 2014 venne a giocare con le leggende del Madrid, l’anno scorso per uno stage organizzato dalla federazione francese per gli studenti del corso allenatori. Sempre a Torino, e sempre per ragioni non competitive. Stavolta no. Zinedine Zidane torna in Italia per dar battaglia. A Roma debutterà in Champions e l’idea è quella di vincere, ovvio. Si aggiungerà un nuovo capitolo al feuilleton di rapporti tra Zizou e il nostro Paese.
LA TIMIDEZZA – Sono passati quasi vent’anni dallo sbarco del timido Zinedine a Torino. Era il 1996: aveva 24 anni e aveva appena perso la finale Uefa col Bordeaux contro il Bayern di Matthaus mentre la Juventus di Lippi vinceva la Champions contro l’Ajax. I primi mesi furono complicati. Spogliatoio traboccante di personalità: Conte, Peruzzi, Ferrara, Montero, Deschamps, Del Piero… il trionfo europeo, l’abitudine a vincere. E Zizou elegantissimo in campo ma silenzioso fuori, la fantasia sfiancata da Ventrone. Qualche problema tattico fino a una notte di fine ottobre, quando con l’Inter segnò su punizione, la Juve vinse 2-0 e Zizou prese sicurezza.
TRAVAGLIO TORINESE – Zizou a Torino ha vinto ma non è mai stato Platini. E il rapporto con l’Italia è corso in parallelo alla relazione sportiva con la Juve: un amore travagliato, complicato da incomprensioni varie ed esploso con la testata a Materazzi a Berlino, ultima gara di Zizou. La moglie Veronique ha partorito Luca a Marsiglia e non a Torino, città che gli Zidane non hanno mai sentito propria. Veronique voleva andar via da un po’, nel 2000 l’Avvocato gli strappò un anno. L’estate successiva dopo una gran litigata con Moggi la Juve cedette la stella e investì il bottino su Buffon, Thuram, Nedved, Cannavaro, Inzaghi…Negli anni successivi Zizou fu costretto a tornare a Torino per testimoniare al processo per doping contro la Juve, e al giudice con un filo di voce confessò l’assunzione di farmaci, incluso il Samyr, antidepressivo. Poi tornò due volte in Champions col Madrid e le prese. Ora si ripresenta da allenatore, con grandi ambizioni. La storia continua.