LEGGO (F. BALZANI) – «Ma quale sazio, sono qui per vincere ». Lo dice con un tono di voce sereno ma deciso Seydou Keita, primo acquisto giallorosso ad essere presentato ieri a Trigoria (oggi alle 13 sarà il turno di Cole). Il maliano, quasi 35 anni, maglia numero 20 e un vistoso anello di brillanti al dito, si dice pronto ad «aiutare la squadra a entrare nell’élite del calcio ». Maturata in 18 anni di professionismo in Europa e impreziosita da 14 trofei, tra cui 2 Champions. Una competizione a cui Keita tiene molto e che lo ha portato a preferire Roma a Valencia: «La Roma ha un’ottima rosa e viene da una grande stagione. In più giocherà la Champions. Qualsiasi calciatore, quando esce di casa, pensa a vincere dei titoli simili e io non faccio eccezione. In campionato dovremmo lottare con la Juve. La serie A è ancora competitiva, ma può migliorare. Di certo, se bravi, bisognerebbe far giocare i giovani».
Sulla carta Keita parte in panchina, ma questo non gli crea problemi:«Un calciatore vuole giocare sempre, soprattutto quando cambia club. Lo deciderà Garcia». Non è disturbato neanche dal fatto di avere un solo anno di contratto («se le cose vanno bene possiamo prolungarlo») né dal problema al ginocchio («ora sto bene»). Infine sulla Coppa d’Africa, che priverà la Roma anche di Gervinho a febbraio: «Sono il capitano, il mio paese per me è tutto».
Una competizione alla quale prenderà parte anche Benatia. Il marocchino ha parlato ieri con la dirigenza: non si registrano passi in avanti, ma oggi sarà a disposizione di Garcia al raduno. Probabile, a meno di clamorosi colpi di scena, la sua partenza per la tournée americana (21 luglio). Il City, infatti, ha scelto Mangala (anche se sembrano esserci problemi visto che la fidanzata del francese non vuole andare a Manchester) mentre Bayern e Chelsea restano in attesa puntando a uno sconto. Dalla cessione di Benatia dipende il resto del mercato della Roma che contempla (oltre all’eventuale sostituto del marocchino) altri due acquisti: un terzo centrale (Vlaar, Basa o Campagnaro) e una punta. Se per Mehdi dovesse arrivare l’offerta giusta, allora Sabatini proverebbe l’assalto a Cuadrado. In caso contrario si ripiegherebbe su un colpo da 15-18 milioni. «Yarmolenko e Lens? Se arrivano offerte concrete se ne può parlare», ha detto ieri il presidente della Dinamo Kiev.
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