IL MESSAGGERO (U. TRANI)-Di pari in peggio. La Roma ormai è irriconoscibile. Anche agli occhi di Garcia che l’ha sempre difesa e che a quanto pare l’ha scaricata.L’1 a 1 contro l’Atalanta quart’ultima è la sintesi della prestazione più brutta della stagione. Perchè, dentro l’Olimpico semivuoto per la squalifica della Sud, il gruppo giallorosso ha mostrato tutti i suoi limiti. L’organico sicuramente è stato sopravvalutato, ma non basta questo a spiegare il nuovo flop. Perché se gli unici, oltre a Totti, a ricevere qualche applauso sono stati Florenzi e Nainggolan, due che ci mettono cuore e corsa, vuol dire che gli altri proprio non si sono presentati. Fermi in campo. Come fossero i busti del Pincio. E ad aspettare che il campionato finisca. Perché loro non ce la fanno più. Tutti con la lingua di fuori, fiacchi e imballati. La condizione atletica è insufficiente da novembre. Ma, ora che gli impegni infrasettimanali non ci sono più, nessuno è intervenuto per renderla almeno accettabile. Resta, invece, indecente. Se questo è un atleta: se lo chiedono anche gli avversari durante ogni partita e analizzando il comportamento di titolari e riserve. Ma se il fisico non è bestiale, anche psicologicamente gli interpreti sono sempre più fragili. Se qualche fischio, sull’1 a 0, è arrivato già al 15° del primo tempo per la banalità della manovra, chi ha personalità non si può certo spaventare solo perché il pubblico, sempre meno presente e più distante, fa sapere di non gradire lo spettacolo. Che tra l’altro è davvero modesto. In casa persi 17 punti, con 7 pareggi e 1 sconfitta, in 16 gare. Il crollo, soprattutto nei tre mesi e mezzo del 2015, è nato qui.
MAL DI GOL – La Roma, nelle ultime 9 partite, ha realizzato solo 6 gol. Adesso ha il 9° attacco del campionato. Il mercato non è stato sbagliato solo in inverno, ma anche in estate. I difensori li stiamo vedendo (e giudicando), mentre Spolli, arrivato a gennaio, ancora deve debuttare. Iturbe, il mistero oneroso dell’éra americana, ha segnato solo 1 gol e ha la media peggiore tra le punte della serie A. Lo hanno bocciato, dopo 57 minuti, Garcia e la gente. Ibarbo lo ha sostituito, ma è ancora a digiuno. Come Doumbia. Che è entrato nel finale, toccando due palloni (uno a centrocampo e uno in fuorigioco) e sistemandosi accanto a Totti, nel 4-2-4 che non ha cambiato la storia del match. Questo è il centravanti che passa Trigoria.