CORRIERE DELLO SPORT – A. GHIACCI – Una nottata difficile, che nessuno si sarebbe mai aspettato. La Roma l’ha vissuta con diversi stati d’animo: prima con apprensione, in maniera indaffarata, poi con incredulità, alla fine con un gusto amaro in bocca, tra delusione e senso di impotenza. Qui non si parla del ricorso contro il Cagliari per la partita che non si è disputata, ma delle ore che hanno accompagnato la Roma dalla decisione del Prefetto al rientro nella Capitale. I momenti più difficili, insomma, quando si stava vivendo una vigilia come altre mille volte e invece in piena notte è arrivata la comunicazione. Ma i dirigenti giallorossi, nella notte tra sabato e ieri, erano in fibrillazione già da ore, perché sapevano che era in corso la riunione che avrebbe potuto cambiare il copione della domenica. Non si gioca. E allora via a un rientro che è stato all’insegna dei disagi perché non organizzato. Ieri poi, anche la proprietà americana ha chiesto spiegazioni a Baldini su cosa fosse accaduto: Pallotta e soci non si capacitavano.
RIENTRO – Nel frattempo, ieri mattina, la comitiva giallorossa è tornata a Roma. E’ stato Zeman a dire che era meglio partire subito, alle 9. L’altra soluzione sarebbe stata quella delle 3 di pomeriggio. Meglio non sprecare la giornata. E infatti alla fine il tecnico ha concesso la domenica libera a tutti. Come poi ha spiegato Baldini, la parte più difficile è stata quella della spiegazione da fornire ad alcuni dei nuovi stranieri. Ragazzi che non capivano: perché non si gioca? Il più incredulo è sembrato Castan, che anche per via della lingua non riusciva a capire cosa stesse accadendo. Di mattina presto tutti in piedi e tutti pronti a partire. Il dg Baldini ha spiegato al difensore brasiliano cosa stava accadendo. Anche Castan, più tardi, ha detto la sua via internet: «Mi godo la domenica con la famiglia…» .
VIAGGI – La Roma, presa alla sprovvista, ha organizzato il rientro in fretta e furia. Non è stato affatto facile, e infatti i viaggi di rientro sono stati diversi. Anche il materiale tecnico non è stato imbarcato immediatamente: alcuni componenti dello staff hanno aspettato il volo successivo, non c’era subito spazio per tutti e per tutto. Alla fine, da metà mattinata, la Roma ha avuto una domenica di libertà che non era stata programmata. Ma le sensazioni generali non erano quelle da domenica libera.