CORRIERE DELLO SPORT – A. GHIACCI – Finalmente segnali molto positivi. Intensità, voglia, testa giusta. Che poi sono le uniche cose che servono a Erik Lamela per diventare il giocatore importante che tutti aspettano da tempo. In quanto a tecnica e doti atletiche l’argentino non è secondo a nessuno, se si impegna come ha fatto con l’Atalanta in poco tempo diventerà grande. Il suo messaggio arriva nel tardo pomeriggio, consegnato alla rete: «Una grande Roma, in questo modo potremo migliorare sempre di più. Ora avanti così, continuiamo a lavorare» . Ieri Lamela ha avuto un doppio merito: quello di aver sbloccato la gara con il suo secondo gol in campionato e quello di aver dato l’impressione di non voler mollare mai. «Lui ha tanta corsa nelle gambe, potrebbe correre per tre ore. Di solito è abituato ad aspettare ma deve sfruttare la sua facilità di corsa» ha detto Zeman a fine partita.
AVANTI – Ora non gli resta che continuare su questa strada. Lamela è sembrato convinto del fatto che la cura Zeman non potrà che farlo crescere, da tutti i punti di vista. Quello di esterno d’attacco, per la verità, non è il suo ruolo naturale. Lui si troverebbe alla grande giocando da trequartista con due attaccanti davanti. Ma alla Roma il modulo è il 4-3-3 di Zeman e il trequartista non esiste. E poi a vent’anni un ragazzo si può mettere a disposizione dell’allenatore per provare ad imparare a muoversi anche al di fuori delle abitudini e del ruolo in cui è nato e ha mosso i passi di gran parte della carriera. La Roma punta forte su Lamela, per lui la nuova proprietà ha fatto l’investimento maggiore. E ora Lamela ha dato i primi segnali importanti. Se continua così, il club giallorosso potrà raccogliere presto i frutti di quell’investimento da quasi 20 milioni di euro.