IL ROMANISTA – A.F.FERRARI – «Non si possono giocare 20 minuti da fenomeni e poi regalare le partite». La sconfitta nel derby non gli va giù. Il giorno dopo il ko, Giacomo Losi prova a spiegare i motivi delle difficoltà giallorosse: «Non è la prima volta che la Roma si fa recuperare – ha detto “Core de Roma” a Il Romanista-. Non riesco a capire perché questo accada. Contro la Lazio si poteva anche vincere. A questo punto è meglio che gli avversari vadano in vantaggio…».[…] Le responsabilità dell’andamento deludente della Roma secondo Losi sono «dei giocatori. È sempre la squadra che va in campo… Il mister può fare dei cambiamenti tattici ma alla fine sono i giocatori che giocano. Ormai sono anni che questa squadra non riesce a decollare. Non si possono giocare 20 minuti da fenomeni e poi regalare le partite». Poi sull’espulsione di De Rossi nel derby: «Sono due mesi che si parla di lui poi alla fine è normale che il ragazzo va in campo non tranquillo, poco sereno. De Rossi non è questo che stiamo vedendo ora. Non può essere questo». Come si esce da questa situazione? “Core de Roma” ha le idee chiare: «Bisogna avere la giusta mentalità. Evitare le distrazioni e seguire in tutto le idee dell’allenatore.[…]».
Per Carlo Mazzone, invece, il problema della Roma sta nei molti giovani che ha in rosa: «La Roma ha tanti giocatori bravi in prospettiva, ma immaturi sul piano tattico e tecnico. E a Roma e nella Roma non si può aspettare più di tanto». L’ex tecnico giallorosso ha poi parlato, a “Radio Radio” di Zeman: «Non si può discutere. Conosciamo i suoi pregi e difetti, e lo abbiamo accettato. Ora dobbiamo difenderlo». «I problemi della Roma sono a monte. La squadra è nervosa e si vede. I campioni sono stati subito messi in discussione e questo non aiuta. Inoltre non è possibile che per vincere una partita debba fare quattro gol».
Ruggiero Rizzitelli la pensa così. L’ex attaccante giallorosso, a Il Romanista, parla del momento che sta attraversando la Roma e della sconfitta nel derby: «I problemi non si possono analizzare in base al risultato del derby che è una partita fuori da ogni logica. È una partita diversa dalle altre dove subentrano mille altri fattori. La Roma ci è arrivata meglio della Lazio sotto l’aspetto mentale ma alla fine ha perso. E ha perso come spesso gli accade ultimamente – ha proseguito Rizzitelli -. Non è possibile, è una cosa fuori dal mondo che i giallorossi per portare a casa tre punti devono fare quattro gol a partita. Anche perché è impossibile farne sempre quattro…». Ma di chi sono le responsabilità? Rizzitelli non ha dubbi: «Sicuramente Zeman ha le sue responsabilità. Però va anche detto che noi tifosi lo sapevamo. Sapevamo che lui è così. Qualcuno si aspettava qualche cambiamento, ma i fatti dimostrano che non c’è stato. Tu in difesa puoi avere anche Thiago Silva o Baresi, ma se giochi così scoperto diventa difficile per chiunque…».[…]
Per Rizzitelli però le colpe non sono solo del tecnico ma anche «dei giocatori che vanno in campo» anche se «l’allenatore si deve adeguare ai giocatori che ha a disposizione e deve capire la situazione che sta attraversando la squadra. Deve fare di necessità virtù». Secondo l’ex attaccante giallorosso il motivo per cui la squadra fatica ad uscire dalle difficoltà durante la partita è nel fatto che «molti giocatori sembrano più concetrati sui compiti da fare che sul giocare a pallone. Totti gioca bene perché fa quello che deve fare sentendosi libero in campo. Se uno è zoppo e lo mandi a fare la guerra è ovvio che prende una bastonata… Serve che i giocatori siano liberi mentalmente»[…]