IL MESSAGGERO – Edy Reja a fine gara ha ricevuto una telefonata da Lotito. «Grazie Edy, ma adesso non fare scherzi contro la Lazio…», le parole del presidente biancoceleste. Eccolo, il tecnico. «Orgoglioso di questo punto? Certo. Venire a Roma, fare una prestazione del genere e venire via con un punto per noi è particolarmente salutare. C’è stata un po’ di sofferenza dal punto di vista individuale, ma abbiamo chiuso tutti gli spazi e siamo stati ordinati. Mi sarei aspettato qualche sofferenza in piùmaera una giornata calda dal punto di vista climatico e a dieciminuti dalla fine sia noi che la Roma siamo venuti un po’ menosul piano delle energie. Ma palla a terra abbiamo sofferto pochissimo».
«IL TORELLO STUDIATO» Reja poi esagera. «Il nostro torello? L’abbiamo provato in settimanavisto che nelle altre partite buttavamo la palla via e volevo che si costruisse da dietro. Quando ci sono giornate calde come queste devi far correre gli avversari e la Roma evidentemente non ne aveva perché ha smesso di aggredirci». Poi. «Le scelte sono state fatte per le ripartenze. Magari qualcuno dirà: Reja dove va così con questi giocatori? Vuole essere difensivo? Invece volevamo trovare gli spazi e l’abbiamo preparata in questo modo». Infine sulla Roma. «Pensavo fosse in crescita, forse è stato il primo caldo vero… L’anno scorso aveva velocità, cambio di passo e ribaltamenti. Cose che stavolta ho visto un po’ meno, forse all’ inizio. Però ci sono molti giocatori fuori e infortunati e finché non torneranno non si può valutare la vera Roma».