La Gazzetta dello Sport (C.Zucchelli) – Sembrava l’equilibratore della Roma, un po’ quello che è stato Florenzi il primo anno di Garcia. Sembrava il giocatore in grado di ricoprire più ruoli, unendo a corsa e sostanza anche una buona dose di talento e tecnica, con un piede sinistro magari meno delicato di quello di Salah, ma comunque incisivo. Tanto che quando un girone fa segnava il suo primo gol contro il Frosinone sembrava solo l’inizio di un’avventura tutta rose e fiori. E invece Iago Falque, complice un infortunio al ginocchio (mai però chiarito e spiegato nei dettagli), si è di fatto fermato lì.
DUBBIO – Sabato, un girone dopo, sempre col Frosinone potrebbe addirittura non esserci, perché il dolore continua e lui non smette di allenarsi a parte. Se non dovesse farcela, sarebbe la seconda convocazione saltata per infortunio, dopo quella contro ilCarpi. Per il resto, lo spagnolo c’è sempre stato, passando 90’ in panchina solamente contro Fiorentina, Bologna e Juventus: ha giocato 1033’ in campionato, non pochi, ma il rendimento, tolto quello delle prime giornate e tolta la partita contro la Lazio, è stato altalenante. Quel giorno, in quello che è stato il canto del cigno della Roma di Garcia, giocò trequartista, ruolo che nelle previsioni avrebbe potuto ricoprire anche con Luciano Spalletti, ma il tecnico toscano sembra vedere in quella posizione più Nainggolan.
CHE RUOLO? – A questo punto però si aprono interrogativi sull’ex Genoa, pagato in estate 8 milioni: quando risolverà i problemi fisici dove giocherà? E con quale continuità? Detto di Nainggolan trequartista, sugli esterni Spalletti, oltre ad aver riportato avanti Florenzi, ha Salah, El Shaarawy e forse Perotti, e con due sole competizioni a disposizione (Real Madrid permettendo), lo spazio rischia di essere poco. Dovrà essere bravo Iago a convincere l’allenatore, che è uno per cui l’intensità negli allenamenti è legge.
UN ANNO FA – Magari potrebbe prendere spunto da quanto fatto nella seconda parte di stagione dello scorso campionato quando, mettendo a tacere tutti gli scettici, è stato protagonista, realizzando da fine gennaio 9 gol. Quelle reti hanno attirato su di lui l’interesse della Roma, di Garcia in particolare, che lo riteneva adatto al suo gioco. Non a caso l’allenatore francese, a novembre, ricordava in conferenza quanto la sua presenza nelle prime settimane di stagione fosse stata importante per la Roma. Per l’ex tecnico era un giocatore di stampo «europeo », come amava ripetere spesso ai suoi collaboratori, capace di fare benissimo le due fasi. Non solo: l’aver girato mezza Europa, in passato, poteva essere per lui una ricchezza. Iago infatti sa adattarsi, sa cambiare pelle, sa essere duttile e magari anche questo gli potrà essere utile per convincere Spalletti e diventare importante pure per questa Roma qui.