CORRIERE DELLO SPORT – A. GHIACCI – I suoi 18 anni si vedono tutti. Marquinhos, nuovo difensore centrale della Roma, ha la faccia da ragazzino e un fisico ben strutturato ma che ancora deve svilupparsi. Però, in quanto a personalità non sembra avere particolari problemi: «Mi ispiro a Thiago Silva e sono pronto ritagliarmi uno spazio importante nella Roma. Mi rendo conto della qualità dei miei compagni di reparto ma con il lavoro quotidiano penso di riuscirci. Sono pronto per giocare e indossare questa maglia. Sono felicissimo di essere arrivato in club importante come quello giallorosso e questo spiega anche la mia determinazione nella scelta». Insieme all’altro giovane, Romagnoli, Marcos (questo il nome sulla maglietta sopra al numero 3) completa la coppia alternativa a quella titolare formata da Burdisso e Castan: «Ho senso della posizione, una buona visione di gioco in difesa, sono un giocatore rapido e recupero molti palloni. So anche impostare». Ma certo a 18 anni avrà anche cose da migliorare… «Certo, devo ancora lavorare molto per crescere».
Marquinhos: “Thiago ilva il mio modello”
INTERESSE – La Roma crede molto in Marquinhos. Lo ha seguito a lungo: «Sì, l’interesse della Roma è stato molto forte. Zeman mi ha detto che gli sarebbe piaciuto poter contare su di me, che apprezzava il mio calcio, le mie qualità e le mie prestazioni in Brasile. Mi ha anche detto che venire in Italia sarebbe stato un passo importante per la mia carriera». I tifosi del Corinthians hanno provato a bloccare la sua partenza: «Mi hanno dimostrato affetto, anche quando o ricevuto altre offerte. Quella della Roma era una proposta molto buona e l’ho accettata». Dal Corinthians sono arrivato anche Castan e Dodò: «Il ds del Corinthians aveva perfezionato diverse operazioni di mercato e così hanno anche cercato di colmare la mia assenza. I tanti brasiliani presenti nella Roma sono stati importanti per la mia scelta. Il Corinthians non ha mostrato sfiducia nei miei confronti, anzi, volevano che restassi, ma la mia decisione è stata determinante. Mi aspetto un campionato duro, difficile e soprattutto molto equilibrato. Ho giocato sia a centrodestra che a centrosinistra. Con Castan ho già giocato nel Corinthians. Lui e Burdisso sono due grandi campioni e due grandi persone».
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