CORRIERE DELLO SPORT – A. POLVEROSI – Non è facile far risaltare il meglio di questa partita, ma se uno ci prova si deve comunque fermare a tre nomi: Insigne per come è entrato, Destro per il gole Marchisio per tutto il resto. Più spazio merita il grigio di questa partita. E il grigio è anche il primo tempo da trequartista di Alino Diamanti, bocciato da Prandelli e non soddisfatto di quanto è successo prima e dopo la sfida con la Polonia.
IL PRIMO GOL – Come il primo amore, non si dimentica mai. Mattia Destro l’ha segnato al primo attacco della Nazionale. «E’ stato bravo Marchisio a cogliere il mio movimento e a mettermi la palla sul punto giusto. Il gol è stato una bella soddisfazione perché in Bulgaria avevo sprecato due occasioni. No, non era fuorigioco e me lo tengo tutto». Aggiunge: «Dopo aver segnato la prima rete in Nazionale, ora spero di segnare la prima anche nella Roma». Ma domenica non ci sarà Osvaldo. «Noi ci conosciamo bene e giocare insieme è stato più facile. Perché solo 2-0? Abbiamo giocato contro una squadra chiusa e dietro erano molti compatti». Primo tempo da attaccante centrale, ripresa a destra, come nella Roma di San Siro. «Io voglio imparare a giocare in più ruoli, per me va bene sia a destra che al centro, anche se in mezzo mi trovo un po’ meglio, ma voglio provare anche a fare l’esterno. Come giocherò nella Roma? Chiedete a Zeman, per ora gioco largo a destra». Per gli amanti (e le amanti) del look, un ultimo annuncio: «In settimana mi taglio la barba perché mi hanno detto tutti di tagliarla». Restando alla Roma, questa è la spiegazione di Osvaldo alla sua deludente partita: «In avanti c’era meno spazio. Abbiamo dominato, ma senza spazi per gli attaccanti è dura. Sono contento per il risultato, dovremo abituarci a partite contro formazioni chiuse. Mi sono trovato bene sia col trequartista che con l’attacco a tre. Nella ripresa la squadra è cambiata perché Insigne puntava l’avversario e lo saltava. C’erano più spazi con lui».