IL ROMANISTA (V. META) – La missione inglese è partita poco dopo le nove del mattino, quando Walter Sabatini e Mauro Baldissoni sono saliti a bordo dell’aereo che li ha portati aLondra, dov’erano attesi da un duplice compito: vendere un attaccante e comprarne un altro. Il primo nome circolato in mattinata era quello di Erik Lamela (sembrava addirittura che l’entourage del giocatore avesse raggiunto Sabatini a Londra), sogno neanche tanto proibito del Tottenham: solo che la dirigenza degli Spurs ieri era a Madrid per chiudere la faraonica operazione Bale e l’argentino non era esattamente in cima alle priorità di Baldini.
D’altra parte, l’attaccante per la cui cessione la Roma sta lavorando con maggior impegno non è Lamela, bensì Marco Borriello, che Sabatini e Baldissoni vorrebbero riuscire a piazzare entro la fine della settimana. Gli estimatori a Londra non mancano: c’è il Fulham (che in precedenza aveva cercato anche Osvaldo) e c’è soprattutto il West Ham, al momento l’indiziato principale per essere la prossima squadra dell’ex Genoa. Gli Hammers sarebbero disposti a prenderlo in prestito, pagando però se non tutto, almeno la maggior parte del suo alto stipendio. Un risparmio considerevole per la Roma, che proprio per questo motivo non aveva trovato l’accordo con Preziosi per il ritorno di Borriello a Marassi. L’impressione è che, qualora la trattativa con il West Ham non dovesse andare a buon fine, i rapporti con il Genoa siano talmente buoni che l’ipotesi di un nuovo prestito ai rossoblù (con o senza scambio conGilardino, che a Roma verrebbe di corsa) potrebbe essere tenuta come extrema ratio.
L’Inter resta alla finestra (anche i nerazzurri pagherebbero l’ingaggio di Borriello), in attesa di capire se davvero il ritorno di Eto’o possa diventare realtà. La partenza di Borriello, sommata a quella di Osvaldo e ai tempi di recupero non brevissimi di Mattia Destro, spiega l’altro obiettivo della spedizione londinese, vale a dire l’acquisto di un centravanti, anzi di quello che al momento sarebbe il centravanti titolare della Roma. A Londra il nome caldo è quello del senegalese Demba Ba, ventottenne in forza al Chelseache a Sabatini piace parecchio. Le due dirigenze ne stanno parlando, la valutazione sembra sia intorno ai dieci milioni di euro e già nelle prossime ore potrebbero arrivare sviluppi.
Sempre che a Stamford Bridge non si spalanchi la porta dei sogni per lasciar uscire nientemeno che Fernando Torres, attualmente il titolare di Mourinho ma che potrebbe perdere il posto nel momento in cui andasse a buon fine il lungo corteggiamento del Chelsea nei confronti di Wayne Rooney. Il Niño ha un ingaggio di sei milioni netti a stagione, cifra che la Roma non può garantirgli in alcun caso. L’ostacolo, tuttavia, potrebbe essere aggirato accordandosi con il Chelsea per un prestito, magari con un’opzione per il riscatto come successo con Bojan. Al momento è poco più di un bel sogno: molto più realistico che a lasciare Stamford Bridge sia Demba Ba. Quanto a Lamela, la sua cessione ieri non era nell’agenda di Sabatini. È vero che il Tottenham avrà molti soldi da spendere grazie all’affare Bale, è vero che potrebbe formulare un’offerta importante che superi i trenta milioni. Offerta che la Roma, come nella linea indicata daPallotta, ascolterebbe e prenderebbe in considerazione: da qui ad accettarla, però, il passo non è breve.
Stesso discorso per quanto riguarda Miralem Pjanic, che a Baldini piace moltissimo ma su cui pesa il veto di Rudi Garcia. L’arrivo del brasiliano Willian per trenta milioni, potrebbe aver però chiuso il mercato a centrocampo degli Spurs, per quanto le caratteritiche dei due non siano identiche. Lo shopping londinese non è ancora finito.