Il Tempo (A.Serafini) – Questione di fiducia e di reattività. Quelle perse dopo l’intervento chirurgico e mai riacquisite del tutto nel lungo riavvicinamento al campo, con la Roma che lo ha aspettanto con pazienza senza forzarlo mai. Leandro Castan non è certo tipo da alzare bandiera bianca, ma domenica all’Olimpico con il Verona, forse ha trovato la risposta che da tempo cercava.
Per non gettare il resto della stagion e per ritrovare un equilibrio psicofisico necessario al completo recupero, il numero 5 sta di nuovo prendendo in considerazione l’idea di tornare in patria almeno fino a giugno, ipotesi che lo stesso Sabatini gli aveva proposto qualche tempo fa e sponsorizzata anche dal padre del giocatore. Poi di comune accordo (e su spinta di Garcia), non se ne è fatto più niente perché tutte le parti in causa si erano convinte che sarebbe bastato solo ulteriore tempo per ritrovare il difensore affidabile ammirato nei primi anni in gialloroso.
Un lungo percorso in cui non è stata mai recuperata completamente la condizione e di conseguenza la possibilità di ritrovare continuità sul campo. Per questo Castan ha espresso il proprio disappunto nel post gara con un messaggio in cui chiedeva scusa a tutti, consapevole di essere ancora indietro rispetto al livello dei suoi compagni. Un’ammissione che ha rafforzato ancora di più il legame all’interno dello spogliatoio e con Sabatini, che ora dovrà scegliere la soluzione migliore. Per tutti.