La Gazzetta dello Sport (A. Catapano) – Veloce e durissimo. Il Procuratore federale Stefano Palazzi ha stupito anche se stesso: tre indagini corpose e delicate chiuse nei tempi promessi e senza fare sconti. Ovvio, con qualche lacuna, come vedremo effetto della fretta.
I TEMPI Ieri gli indagati hanno ricevuto le ultime notifiche di chiusura indagini. Sfruttando la recente disposizione di Tavecchio che ha decurtato i tempi a disposizione delle difese, Palazzi ha concesso loro solo tre giorni, sabato, lunedì e martedì, per le eventuali audizioni (o la presentazione di memorie). Ma dovrà riceverne richiesta entro domani, altrimenti procederà subito all’emissione dei provvedimenti di deferimento o archiviazione, che conosceremo, presumibilmente, entro il 31 luglio. A quel punto, dovranno trascorrere dieci giorni prima che il Tribunale federale istruisca i processi. Dunque, se tutto filerà liscio, entro Ferragosto avremo almeno gli esiti del primo grado. Non è uno scherzo, sommando le tre indagini si sfiora il centinaio di indagati: solo nel primo filone di Catanzaro sono coinvolti 64 tesserati e 24 società.
LACUNE Una, in particolare, balza agli occhi: l’assenza negli atti di Catania di club e tesserati coinvolti nelle combine con gli etnei. Avellino, Varese, Trapani,Latina, Ternana, Livorno. Sparite? No, piuttosto congelate. Tranquilli, anche per loro arriverà il tempo dei deferimenti. Pure l’autunno sarà caldo.