Pallotta diventa presidente. Osvaldo è un punto fermo

Pallotta diventa presidente. Osvaldo è un punto fermo

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LA REPUBBLICA – F. FERRAZZA – Un passaggio di consegne da tempo nell’aria, ora diventato realtà: il nuovo presidente della Roma è James Pallotta, subentrato al posto di Tom DiBenedetto. A ufficializzare la ridefinizione dei vertici è stato il Cda andato in scena ieri a Trigoria. Dopo poco più di un anno dall’insediamento americano nella capitale, si stabilizza così l’organigramma del club giallorosso, con l’uscita di scena del tycoon di Boston a favore del più coinvolto Pallotta, che si è detto «onorato di poter guidare il club più speciale al mondo» . Sul campo è invece subito protagonista Daniel Osvaldo, uomo ai cui gol si aggrappa la Roma di Zeman.

Nell’inatteso pareggio col Catania fa capolino la splendida rete dell’attaccante italo-argentino, con tanto di maglia esposta a tutte le telecamere per gridare il suo amore a J. B., iniziali di un nuovo amore, come il gossip calcistico fa sapere. Osvaldo è uno dei punti fermi, all’interno di una squadra che fatica più del previsto a rodare i suoi meccanismi e non c’è voluto molto al tecnico boemo per blindare il bell’attaccante, levandolo di forza dal mercato. «Ma per 15 milioni di euro non abbiamo mai pensato di cederlo », si affretta a dire Sabatini, che quindi si sarebbe privato del numero nove solamente a fronte di un’offerta semi- indecente.

Chissà quanto lo stesso discorso valga per Bojan, lasciato tutta la partita in panchina, con un muso lungo che raccontava più delle parole sul suo stato d’animo. Sulle tracce dello spagnolo sembra esserci il Malaga, che lo vorrebbe in prestito. Timido l’interessamento del Milan. Preoccupano intanto le condizioni di Totti, che ieri avvertiva ancora dolore alla caviglia colpita domenica, la stessa operata nel 2006. Se oggi il fastidio persisterà, il capitano effettuerà un controllo a Villa Stuart e la sua presenza a Milano rischia di essere in dubbio.

 

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