Pallotta, è già futuro

Pallotta, è già futuro

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IL MESSAGGERO – A. ANGELONI – C’è James Pallotta a Roma. Ed è già futuro. Le intenzioni sono buone, i risultati li scopriremo presto.Ieri il tour romano del presidente aveva un tema che sa molto di futuro, ovvero lo stadio; oggi invece penserà al futuro tecnico, andando a Trigoria per spronare la squadra, apparsa un po’ spenta in queste ultime settimane.

Sarà al Bernardini presto, appuntamento alle ore 9,30. Pallotta mostrerà la sua faccia alla squadra, che rivedrà dopo la tappa dei giallorossi a Boston, in occasione dell’ultima tournée americana. Sembrano passati decenni: la squadra che arranca in campionato è la stessa che negli States vinceva tutte e le amichevoli. Pallotta vuole sapere perché, cosa sia successo da quest’estate. Vuole soprattutto far capire a tutti che gli «americani» non sono ectoplasmi e che non hanno alcuna intenzione di mollare, perché il progetto non cambia, i soldi ci sono e le idee sono chiare e gli uomini al comando sono questi, Baldini compreso.

Tutto sta a capire se e come la squadra incasserà il messaggio del presidente, se servirà per spiccare il volo. Vedremo. La presenza di Pallotta a Trigoria, dove trascorrerà un po’ tutta la giornata, è anche per il Cda della società, che dovrà approvare il bilancio. Nel consiglio di oggi sarà discussa anche la posizione dei vari manager, da Mark Pannes a Claudio Fenucci. Il primo sta per lasciare, come previsto dall’inizio, per altri impegni di lavoro negli Stati Uniti, quanto a Fenucci resta tutto in ballo, anche se è gradito da Unicredit. Un altro tema del consiglio sarebbe il pegno delle azioni richiesto da Unicredit per il credito dei 25 milioni versati per la campagna acquisti, anche se la Roma ieri in una nota ha seccamente smentito «l’esistenza di diritti reali di garanzia costituiti sulle azioni della Neep Roma Holding in favore di Unicredit», precisando poi che «l’intero pacchetto azionario di Neep Roma Holding S.p.A. risulta libero da qualsiasi vincolo o gravame».

Giornata importante oggi, per certi versi è più significativa quella di ieri, quando il presidente James ha messo testa e anima sulla questione stadio. Incontri «interni», business privati, appuntamenti e contatti con rappresentanti delle istituzioni, ha visto avvocati, costruttori, più altri dirigenti della Roma. Sullo stadio, Pallotta sta lavorando da molto tempo, non solo in questo soggiorno romano dove è stato seguito passo passo dall’avvocato Mauro Baldissoni, ma anche da Boston durante le varie conference call.

Pallotta ieri ha visionato alcune aree della short list per la realizzazione del progetto stadio, tra le altre quella di Tor di Valle e quella del Gazometro, che resta il sogno dei romanisti, perché Testaccio rievoca sempre vecchi fasti e lo sanno anche gli americani, ma lì i problemi sono molteplici. Non è stata scelta alcuna area, però a quanto apre, Tor di Valle resta in vantaggio sulle altre. A breve tutto sarà definito. Pallotta è tornato in albergo alle 16.30, dopo aver pranzato con Fenucci. Un pomeriggio di relax, poi la sera cena privata, inizialmente avrebbe dovuto vedere il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. «Del resto lo stadio è un passaggio importante per dare forza e solidità alla Roma», ha sempre detto Pallotta. Il traguardo sembra vicino.

Dopo gli impegni di lavoro di queste ore, domenica giornata dedicata allo sport: Pallotta sarà presente allo stadio Olimpico per la cerimonia della Hall of fame e per la partita contro l’Atalanta, poi sarà a Milano dove, lunedì sera assisterà alla sfida di basket dei suoi Bolton Celtic contro l’Armani Jeans. Martedì mattina volerà ancora verso gli States. Forse.

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